Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Appalti pubblici: introdotte semplificazioni per i Comuni

Il Consiglio provinciale ha approvato due disposizioni in materia di appalti pubblici. "Per acquisti di beni e servizi di entità contenuta i Comuni non devono servizi di un’Agenzia centrale, come invece nel resto d’Italia, e inoltre per quelli fino a 40mila euro non è necessario un incarico per via telematica", spiega il presidente della Provincia Arno Kompatscher.

La nuova legge provinciale sugli appalti - che recepisce le direttive UE, favorisce la filiera corta, semplifica l'iter per amministrazioni e imprese - approderà in autunno nel Consiglio provinciale. Fino all'approvazione della legge vanno però emanate alcune importanti disposizioni a favore di Comuni e imprese e l'unica possibilità per intervenire sul piano legislativo prima della pausa estiva era data dalla legge provinciale sulla cultura votata ieri sera dal Consiglio provinciale. Su proposta del presidente Kompatscher è stato quindi inserito e approvato un articolo sugli appalti. "Questo passaggio esonera i Comuni altoatesini dall'obbligo di acquisire attraverso un'Agenzia centrale i beni e servizi di importo contenuto e permette alle amministrazioni pubbliche di rinunciare alla procedura telematica per acquisizioni fino a 40mila euro", spiega il presidente Kompatscher.

Con il codice nazionale degli appalti, dal prossimo 1° settembre entrano infatti in vigore in Italia nuovi obblighi: i Comuni che intendono appaltare lavori, beni e servizi devono svolgere la procedura attraverso un'Agenzia centrale. Ma in Alto Adige la Giunta provinciale, sulla base delle competenze autonome, ha appunto esonerato i Comuni dalla regolamentazione attraverso l'articolo inserito nella legge provinciale sulla cultura. I Comuni, escluso il capoluogo, possono acquisire autonomamente beni e servizi di valore inferiore a 207mila euro e lavori di valore inferiore a un milione di euro utilizzando gli strumenti elettronici di acquisto. "Una norma non solo nel senso del principio di sussidiarietà, ma che evita lungaggini nell'iter di appalto", osserva Kompatscher.

La nuova disposizione stabilisce inoltre che nelle acquisizioni di beni, servizi e lavori fino a 40mila euro, per Provincia, Comuni, comunità comprensoriali e consorzi di bonifica non è obbligatorio seguire la procedura telematica di assegnazione. "Il limite era finora di 1500 euro", fa notare il Presidente. Contestualmente viene assicurato il più ampio accesso possibile al mercato, perché attualmente la procedura digitale costituisce ancora un ostacolo per le piccole aziende. L'appalto telematico in pochi anni diventerà comunque la procedura standard in Europa, "ragione per cui anche l'economia altoatesina deve prepararsi a questo sviluppo", conclude Kompatscher.

 

pf


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