News 2015
Presa di posizione delle assessore Gnecchi e Kasslatter Mur in occasione della Giornata della mamma.
Novità per le mamme: si può chiedere il riconoscimento della maternità anche se avvenuta fuori dal rapporto di lavoro. È opportuno prendere contatto con i Patronati per avere chiarimenti in merito.
La Giornata della mamma conclude una serie di ricorrenze festive, il 14 febbraio come festa dell’amore, la giornata delle donne l’8 marzo, per valorizzare il ruolo della donna nella società, il 19 marzo per ricordare agli uomini il loro ruolo di padre, il primo maggio, vera giornata internazionale per fermarsi a riflettere sul significato fondante del lavoro, di tutti i lavori retribuiti e gratuiti, per il mercato e per la cura delle persone.Simbolicamente l’essere mamma le comprende tutte, dall’amore, all’essere donna, alla pari responsabilità familiare con i padri, al diritto al lavoro per realizzare se stesse anche nel lavoro, ma impegnandosi per una reale conciliabilità dei tempi professionali e familiari. I lavori di cura, i tempi per la famiglia, la gratuità dell’impegno domestico, la pluriprofessionalità di cui ogni madre dà prova sono la sfida quotidiana della propria esistenza. Finalmente nel 2000, e proprio l’8 marzo, la legge sui congedi parentali ha riconosciuto come diritto soggettivo a padri e madri l’astensione dal lavoro per accudire i figli.
Il decreto legislativo n. 151 del 2001 all’articolo 25 ha previsto un’altra novità molto importante ed è a questa che vogliamo dedicare attenzione in questa giornata. Tutte le donne hanno il diritto di chiedere al proprio Ente previdenziale il riconoscimento della contribuzione figurativa per la maternità obbligatoria (quattro mesi fino al 1971, cinque mesi dal 1971 in poi) anche se la nascita è avvenuta fuori dal rapporto di lavoro, l’unico requisito è che si abbiano almeno 5 anni di contribuzione.
È possibile anche la copertura contributiva dei 6 mesi di astensione facoltativa per maternità inoltrando domanda di riscatto e pagando l’onere relativo. Questa possibilità vale anche per chi è già in pensione, può essere utile a chi non ha maturato contributi a sufficienza per il diritto alla pensione. L’INPS non ha posto alcun termine per fare la domanda di accredito dei contributi, l’INPDAP (Ente dei dipendenti pubblici) per chi non è più in servizio prevede che la domanda venga presentata entro il 28 maggio 2003.
Le leggi a tutela della maternità nella scorsa legislatura nazionale sono migliorate molto, ultimamente sono intervenute ulteriori chiarificazioni e possibilità. Le assessore Luisa Gnecchi e Sabina Kasslatter, facendo gli auguri a tutte le mamme, le invitano a rivolgersi ad un Patronato per verificare se possano aver diritto a qualche miglioramento della propria posizione contributiva grazie ai periodi di maternità.
La pensione è importante, ritagliarsi uno spazio per andare a informarsi è un regalo da dedicare a sè per festeggiare quest’anno il proprio essere mamma in modo originale.
FG