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Alberghi: offrire più posti letto di quelli dichiarati può costare caro

Cosa succede se una struttura alberghiera altoatesina mette a disposizione dei clienti più posti letto di quelli previsti nella licenza? Il direttore dell'Ufficio provinciale Polizia amministrativa, Alois Brunner, ha illustrato le conseguenze di questo comportamento in un parere legale trasmesso quest'oggi al Consorzio dei Comuni.

Un documento inviato oggi al Consorzio dei Comuni dal direttore dell'Ufficio provinciale Polizia amministrativa, Alois Brunner, mette in guardia gli albergatori altoatesini dal mettere a disposizione degli ospiti più posti letto di quelli dichiarati ufficialmente. Una pratica che sembra essere abbastanza diffusa nella nostra provincia, e che si basa su una lettura distorta del concetto di ampliamento qualitativo dell'offerta alberghiera.

Il regolamento di attuazione del 23.02.1998, relativo alla legge urbanistica 11.08.1997, prevede, all'articolo 30, che la superficie lorda a disposizione di ogni letto, per piano di edificio, possa essere ampliata da 25 a 73 metri quadrati. Le superfici lorde comprendono anche l'abitazione del titolare, che non può superare i 110 mq, e le camere per il personale (un posto letto ogni 4/6 ospiti). Dalla superficie lorda a disposizione per piano di edificio devono essere sottratte le superfici occupate dalla ristorazione, sale conferenze, reparti fitness, piscine e garages.

Se per la presenza di un numero di letti superiore a quello consentito in relazione alla superficie, come fatto in sé, non è prevista alcuna sanzione, questa viene applicata tuttavia nel caso di falsa dichiarazione: il parere legale inviato quest'oggi parla chiaro. Lo stesso dott. Brunner spiega come un albergatore della val Pusteria sia già stato denunciato per il superamento del numero di letti dichiarato.


Il rilascio della concessione edilizia e della licenza d'uso, si spiega nel parere legale, presuppongono un allestimento secondo le regole della struttura edilizia: di conseguenza, dal punto di vista della polizia amministrativa non ci sono ostacoli al pieno utilizzo delle aree abitative. "A differenza della concessione, che crea un diritto edilizio, la licenza dà invece diritto ad esercitare un'attività, a patto che il titolare della licenza rispetti in pieno le relative condizioni oggettive e soggettive", spiega ancora Brunner. Con "condizioni oggettive" si intende il rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo, mentre con "soggettive" si intende l'idoneità professionale.


In conclusione, il parere legale invita tutti gli albergatori a comunicare l'effettiva capacità di camere e letti: false dichiarazioni saranno punite secondo quanto previsto dall'art. 483 del codice penale, vale a dire la detenzione fino a 2 anni e l'eventuale sequestro delle camere o dei letti non dichiarati. Le cifre corrette serviranno anche all'Ufficio provinciale di Statistica, che elabora i dati sulla base dei quali viene controllato l'eventuale superamento del tetto limite di letti previsto dalla legge, vale a dire 229.088.

MC


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