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News 2015

Stocker: "Niente ostacoli per la certificazione oncologia chirurgica"

Non vi sono ostacoli per la certificazione ISO 9001 della chirurgia oncologica nell’Azienda sanitaria provinciale, questa la principale comunicazione emersa nel corso del recente incontro dell’assessora provinciale Martha Stocker e del coordinatore del progetto Luca Armanaschi con i rappresentanti delle associazioni dei pazienti.

L'assessora Stocker nel corso dell'incontro

Sono circa 1400 ogni anno i pazienti che muoiono in Alto Adige a causa di malattie oncologiche. Per poter offrire ai pazienti i migliori trattamenti la Giunta provinciale nel 2013 ha posto le basi per l'assegnazione della certificazione internazionale di chirurgia oncologica ai vari reparti che operano negli ospedali altoatesini.

Nel corso del recente incontro con i rappresentanti delle associazioni dei pazienti l'assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha comunicato ufficialmente che non vi sono più ostacoli per il conseguimento della certificazione ISO 9001 da parte della chirurgia oncologica che opera nell'ambito dell'Azienda sanitaria provinciale.

In base a questo stato di cose sarà ora possibile puntare alle certificazioni per i settori di chirurgia generale, urologia, ginecologia ed otorinolaringoiatria.

Il coordinatore del progetto relativo alle certificazioni di oncologia chirurgica, Luca Armanaschi, ha quindi ricordato gli obiettivi del progetto stesso "Grazie ad una più alta specializzazione degli operatori, alla scelta più opportuna tra le offerte terapeutiche ed una collaborazione interdisciplinare costruttiva tra i diversi reparti puntiamo ad un miglioramento della qualità del trattamento per poter dare tempestivamente un aiuto ai malati oncologici".

Al centro dell'intero progetto vi sono, infatti, il paziente ed le sue esigenze. "Il trattamento in centri di competenza ed il numero minimo di interventi effettuati, come previsto dalle certificazioni, sono un criterio importante per la migliore assistenza dei malati da parte di personale altamente specializzato in reparti ospedalieri appositamente attrezzati" ha concluso l'assessora Stocker.

I rappresentanti delle organizzazioni dei pazienti hanno espresso la loro soddisfazione per questo primo passo e l'auspicio che il progetto prosegua il proprio iter.

 

 

FG


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