Giornata dell’Autonomia 2014

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Sopralluogo dei consiglieri provinciali ad alcune strutture per i profughi

Alcuni componenti del Consiglio provinciale hanno preso parte oggi (8 giugno) su invito dell’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ad un sopralluogo a tre strutture, due a Bolzano ed una a Merano, che ospitano una parte dei 482 richiedenti asilo presenti in Alto Adige.

Andrea Tremolada dell'Associazione Volontarius ha fornito informazioni sulla gestione della struttura dell'ex Caserma Gorio

Nel corso della visita organizzata dall'assessora Martha Stocker a tre strutture che ospitano una parte dei 482 richiedenti asilo presenti in Alto Adige i consiglieri provinciali si sono informati sull'attuale situazione dei profughi in Alto Adige.

In particolare nel corso della mattinata la delegazione di consiglieri provinciali, guidata dall'assessora Stocker, ha visitato, assieme al vicepresidente Christian Tommasini, l'ex Caserma Gorio di Bolzano gestita dall'Associazione Volontarius, e quindi, con il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, Casa Aron a Bagni di Zolfo, gestita dalla Caritas. Successivamente la delegazione si è recata in visita a Casa Arnika, la struttura per richiedenti asilo operante a Merano.

Nel corso della visita l'assessora Stocker ha informato che in Alto Adige vi sono attualmente 482 richiedenti asilo suddivisi in sei strutture, cinque operanti a Bolzano ed una appunto a Merano ed ha sottolineato che in considerazione del flusso di profughi provenienti dal Nord Africa nelle prossime settimane e mesi sono da prevedere ulteriori arrivi in Alto Adige.

A questo scopo si sta allestendo un'ulteriore struttura a Prati di Vizze, mentre nei singoli Comprensori dovranno essere identificate delle altre sedi sulla base di un apposito piano di distribuzione dei profughi sul territorio.

"Di norma dopo la prima accoglienza nell'ex Caserma Gorio di Bolzano, dove vengono anche effettuati dei controlli medici ed espletate le procedure burocratiche, i profughi dopo due-tre mesi vengono suddivisi nelle cosiddette strutture di accoglienza temporanea.

Complessivamente la permanenza in queste strutture va dai 12 ai 18 mesi, entro un mese dalla decisione in merito alla domanda di asilo" afferma il direttore della Ripartizione politiche sociali della Provincia, Luca Critelli.

In base alla legge i richiedenti asilo possono iniziare a svolgere un lavoro dopo sei mesi dalla presentazione della domanda, ma ciò è spesso reso difficile dalla scarsa conoscenza linguistica e da un incerto quadro giuridico.

Il ruolo dei gestori delle strutture riguarda quindi non solamente l'ospitalità e l'avvio di contatti per rendere possibile lo svolgimento di un lavoro da parte dei richiedenti asilo, ma anche la consulenza, l'accompagnamento, l'organizzazione di corsi di lingue, e di cultura locale.  

Da parte dei consiglieri provinciali che hanno preso parte alle visite sono state poste varie domande riguardo alla procedure di richiesta di asilo ed ai sostegni che vengono offerti ai profughi durante il periodo di accoglienza.

È stato inoltre espresso l'auspicio che vengano ulteriormente rafforzati gli sforzi per l'integrazione e l'occupazione dei richiedenti asilo.

FG

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