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Risparmio casa: modello perfezionato, al via in luglio

"L’operazione risparmio casa scatta a luglio“, aggiorna l’assessore provinciale all’edilizia abitativa Christian Tommasini dopo la ricognizione condotta con tutte le parti coinvolte nel nuovo modello altoatesino. Si è concordato che saranno solo le banche ad occuparsi della gestione operativa del risparmio casa. "Un vantaggio soprattutto per i cittadini, perché la procedura diventa più semplice."

Il "Risparmio casa", prima forma del genere attuata in Italia, si affianca ai classici finanziamenti per l'edilizia abitativa e non li sostituisce ed è pensato in primo luogo sia per i giovani che per il ceto medio, con reddito troppo alto per accedere al contributo pubblico ma allo stesso tempo troppo basso per potersi permettere l'acquisto di un'abitazione sul libero mercato. Il modello abbina infatti il contributo per acquisto, costruzione o risanamento della prima casa alla pensione complementare. Nelle scorse settimane, sotto la guida del vicepresidente Tommasini, gli esperti del settore edilizio della Provincia, delle banche coinvolte e del fondo Pensplan hanno fatto il punto della situazione e valutato in maniera dettagliata ogni aspetto del nuovo modello.

Di fatto con l'aiuto della Provincia vengono ampliate le prestazioni del fondo complementare, in quanto il capitale accumulato nel fondo pensione convenzionato apre l'accesso a un mutuo agevolato. Presupposto per il "Risparmio casa" è quindi l'iscrizione a un fondo complementare convenzionato. Riguardo ai requisiti, gli interessati non devono aver superato i 55 anni di età, devono risiedere in Alto Adige da almeno 5 anni, devono essere iscritti da almeno 8 anni a un fondo pensione convenzionato e vogliono costruire, acquistare o ristrutturare una prima casa in Alto Adige. Se sono in possesso di questi requisiti, possono rivolgersi a una delle banche aderenti alla convenzione. In concreto, l'interessato presenta alla banca la sua domanda di concessione di un mutuo "Risparmio casa", la banca verifica i requisiti e valuta il piano di finanziamento e, in caso di esito positivo, stipula il contratto di finanziamento del mutuo "Risparmio casa", che ha un importo massimo pari al doppio del capitale maturato nel fondo pensione. Se ad esempio l'interessato ha accumulato 40.000 euro, ha diritto a un finanziamento di 80.000 euro.

Gli incontri delle ultime settimane hanno evidenziato che il modello può essere ulteriormente perfezionato nella sua attuazione tecnica, a cominciare dagli accordi sulla convenzione fra Provincia e istituti di credito. Altri miglioramenti: la quota di interesse sul mutuo viene fissata per 20 anni e infine l'intera trattazione della pratica viene affidata esclusivamente alle banche. In tal modo si precisa chiaramente a suddivisione dei compiti: la Provincia mette a disposizione i mezzi finanziari, Pensplan certifica la posizione ai fini pensionistici e le banche si occupano di tutti i passaggi operativi. "La valutazione condotta sul modello sviluppato finora ha dato risultati importanti, perché siamo riusciti a perfezionare il risparmio casa in modo tale da garantire vantaggi a tutte le parti, in particolare ai cittadini. Adesso il modello è strutturato in maniera chiara, sono stati definiti i compiti assegnati ad ogni partner e per il cittadino la procedura viene semplificata", conclude Tommasini.

 

pf


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