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Incontro Provincia-INPS: patto generazionale, congedi nel settore privato

L’attuazione del patto generazionale e il miglioramento della situazione delle madri lavoratrici nel privato sono stati due dei temi affrontati oggi (23 febbraio) dal gruppo di lavoro Provincia-INPS. Alla riunione hanno partecipato l’assessora provinciale Waltraud Deeg, il presidente dell’INPS provinciale Helmut Warasin e la sua vice Veronika Meraner.

L'assessora provinciale Deeg con i vertici locali dell'INPS Warasin e Meraner (Foto USP/jw)

La collaborazione tra Provincia e INPS ha preso le mosse da una serie di incontri fra l'assessora Deeg e il direttore regionale Marco Zanotelli e dalla volontà di integrare i diversi servizi ai cittadini in una ottica nuova e più vicina alle esigenze della cittadinanza: in questa nuova visione della pubblica amministrazione l'assessora Deeg e il direttore Zanotelli promuoveranno entro l'anno una conferenza sui nuovi servizi ai cittadini erogati dai due enti che potrà vedere la partecipazione del nuovo presidente dell'INPS Tito Boeri.

Tra i punti approfonditi oggi nel tavolo tecnico Provincia-INPS ampio spazio ha avuto l'attuazione del patto generazionale nella pubblica amministrazione. "Un passaggio di consegne armonico e senza intoppi rappresenta una priorità, per questo puntiamo ad attuare il patto generazionale il più rapidamente possibile senza penalizzare i dipendenti con maggiore anzianità di servizio", ha sottolineato l'assessora Waltraud Deeg. Per questo la Provincia sta cercando soluzioni praticabili e applicabili nel breve periodo "e naturalmente l'INPS è il primo e più importante interlocutore." Da chiarire è in primo luogo la questione di garantire la piena assicurazione pensionistica del personale nei casi di riduzione delle ore lavorative.

Da parte dell'INPS sono state indicate diverse possibilità di soluzione, delle quali la più chiara ma anche più lunga è quella dell'iter parlamentare attraverso una legge statale. Un'altra possibilità è data dall'assicurazione volontaria dei lavoratori con maggiore anzianità e del rimborso da parte dell'ente pubblico, che però comporta un maggiore carico burocratico per gli interessati e ha effetti sul calcolo della pensione. Una terza possibilità potrebbe essere la stipula di un accordo fra Provincia e INPS sulla falsariga di quanto avviene per il patto generazionale nel settore privato.

L'ampliamento del congedo parentale per le lavoratrici nel privato è stato un altro tema affrontato nell'incontro. "Attualmente sono oltre 600 le donne che ogni anno si licenziano alla scadenza del periodo di maternità previsto per legge", ha ricordato Deeg. Se l'ente pubblico potesse assumere la copertura pensionistica per un determinato periodo di tempo e se il datore di lavoro privato allungasse la garanzia del posto di lavoro, "sarebbe sicuramente possibile abbassare il numero delle donne che lasciano l'occupazione, con un vantaggio anche sul piano economico", ha aggiunto Deeg.

Nella riunione si è parlato anche del trasferimento dati fra INPS, Provincia, Regione e Pensplan, dell'assicurazione complementare volontaria e della sua semplificazione, del risparmio casa per i dipendenti pubblici e del trattamento di fine rapporto. Un altro tema affrontato è stato il cosiddetto "bonus bebé" statale, per il quale non è stata ancora chiarita in dettaglio la procedura del suo pagamento. "Con i vertici locali dell'INPS abbiamo concordato di approfondire i singoli temi in altrettanti gruppi di lavoro per definire assieme soluzioni efficaci e a lungo termine", ha concluso l'assessora Deeg.

pf


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