Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Kompatscher sul 2014 della Giunta (2/3): autonomia, convivenza, inclusione

Il rafforzamento dell'autonomia e l'apertura dell'Alto Adige all'Europa: sono i due singificativi passi che hanno caratterizzato la politica istituzionale della Giunta provinciale nel 2014. Li ha ripercorsi il presidente Arno Kompatscher nella conferenza di fine anno a Bolzano, collegandoli anche al consolidamento della convivenza e al necessario processo di inclusione dei nuovi concittadini.

Futuro dell'autonomia e convivenza al centro della conferenza stampa di fine anno del presidente Kompatscher (Foto USP/mb)

Incontrando i giornalisti a Palazzo Widmann il presidente Kompatscher ha esordito sul tema dell'autonomia ricordando la Giornata delle porte aperte organizzata lo scorso 5 settembre, quando per la prima volta i palazzi provinciali sono stati aperti alla popolazione, "perchè l'autonomia è dei cittadini e del territorio, non solo della politica." Tra i passi istituzionali importanti del 2014 Kompatscher ha sottolineato, proprio grazie all'autonomia che consente l'autogoverno, l'azione del GECT Euregio ("braccio giuridico cui poter delegare le decisioni di Alto Adige, Tirolo e Trentino per risolvere meglio i problemi comuni: quello che abbiamo fatto con i nuovi collegamenti ferroviari, il ticket unico, il lavoro congiunto delle tre università, i progetti culturali transfrontalieri") e l'iniziativa della macroregione alpina con 7 Stati e 48 Regioni ("una comunità di interessi per farsi sentire dall'UE, per utilizzare al meglio programmi e investimenti europei") di cui la Provincia di Bolzano è tra i promotori. A luglio 2015 l'UE approverà lo specifico Piano di azione, che punta su sviluppo economico, trasporti e ambiente.

Ma è stato soprattutto l'anno del Patto di garanzia, "un compito urgente da fare dopo che negli ultimi anni lo Stato ha usato la Provincia come un bancomat", ha detto Kompatscher, secondo cui il Governo Renzi ha mantenuto i suoi impegni. Ora l'Alto Adige può contare su un accordo "che stabilizza nel tempo il contributo della Provincia al risanamento dei conti pubblici, evita ulteriori tagli unilaterali di risorse finanziarie, ci consente la programmazione dei bilanci e fornisce certezza del diritto con il coinvolgimento esplicito di Vienna. Abbiamo gettato le basi per la crescita futura", ha sintetizzato il Presidente. Ora avanti con la Convenzione sull'aggiornamento dell'autonomia e con la revisione dello Statuto: l'obiettivo è arrivare a una bozza di legge costituzionale per la modifica di alcuni articoli che permettano di recuperare alcune delle competenze messe in dubbio da una serie di sentenze della Corte Costituzionale, tutelare l'autonomia da future ingerenze dello Stato e individuare possibili nuove competenze da assumere, a partire da quelle su ambiente e università. In tema di conquiste dell'autonomia, non sono mancati gli accenni all'azione politica essenziale svolta nell'ultimo mezzo secolo dai predecessori Silvius Magnago (di cui nel 2014 sono stati celebrati i 100 anni dalla nascita) e Luis Durnwalder.

Conversando con i giornalisti Kompatscher ha parlato anche della convivenza in Alto Adige, che funziona bene ma che oggi richiede un salto di qualità per passare dal convivere al cooperare, a lavorare assieme e sfruttare il valore aggiunto delle diverse culture. Tra le tappe significative del 2014 il Presidente ha ovviamente citato il Centro di documentazione sotto il monumento alla Vittoria, che ha permesso di storicizzare il manufatto "e che ci invita a riflettere assieme sulla storia, non a dimenticarla. Ora siamo nella fase di attuazione dell'intervento sul bassorilievo in piazza Tribunale a Bolzano." Esempo di cooperazione è stata anche la nuova legge provinciale sulla cultura, trasversale ai vari gruppi linguistici. Un impegno prioritario e necessario resta il processo di inclusione dei nuovi concittadini che arrivano da altri Paesi per vivere e lavorare in Alto Adige, ai quali dare l'opportunità di diventare parte integrante della società.

 

pf

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