Lasa, in Val Venosta, è nota per le sue cave di marmo pregiato e rinomato per il suo candore: una risorsa sfruttata nei secoli, che ha permesso lo sviluppo di abilità artigianali da non dimenticare. Per mantenere intatta questa tradizione e dare sviluppo alla scultura del marmo, nel 1982 riapriva l'Istituto Professionale per Scultori in Pietra, che propone a scultori provenienti da tutta la provincia e dai Paesi confinanti corsi di specializzazione della durata di tre anni.

A partire da lunedì prossimo, 10 marzo, gli scultori potranno lavorare di scalpello, mazzuolo, valcagnolo e picchierello in un ambiente completamente rinnovato: la scuola è stata infatti ristrutturata, ed allestita esteriormente come un vero e proprio blocco di marmo da lavorare. Il tutto con una spesa di 7,45 milioni di euro, "ben impiegati", secondo l’assessore ai Lavori pubblici Florian Mussner, il quale riteneva indispensabile la ristrutturazione, poiché "è molto importante mantenere in vita istituti, come quello di Lasa, che portano avanti tradizioni artigianali locali che non devono essere dimenticate."

L’edificio rinnovato si compone di tre parti: a nord si trovano i due grandi laboratori di elaborazione del marmo; la zona centrale è prevista come una sorta di camera di decompressione che separa laboratori ed aule; nella zona sud sono previste quest’ultime, oltre a sale di esposizione per gli oggetti elaborati dagli alunni. Nella scuola, che ha un volume di 11.871 metri cubi, sono stati pedisposti, oltre a quattro aule da lezione, gli uffici amministrativi, sale per la modellazione e laboratori, anche grandi magazzini per il materiale grezzo ed i prodotti finiti.