News 2015
Durnwalder: "Buoni risultati dai progetti avviati in Bolivia"
Cooperazione e finanziamenti nei settori della scuola, delle attività produttive e della sanità, un accordo nel settore della protezione civile: sono questi, accanto alla verifica che i progetti già avviati stanno dando i frutti sperati, i risultati più importanti della visita del presidente della Provincia Luis Durnwalder in Bolivia. Durnwalder è rientrato ieri sera a Bolzano.
"Con soddisfazione e gioia - spiega il presidente Durnwalder al suo rientro dalla Bolivia - abbiamo constatato che i progetti avviati col sostegno della Provincia hanno permesso alla popolazione locale di promuovere iniziative di autoaiuto. Sono gli stessi boliviani che si attivano nei vari settori per migliorare le proprie condizioni di vita: dalla sanità all'istruzione, dal lavoro alla protezione civile." Durnwalder ha voluto ringraziare tutti gli operatori che accompagnano i vari progetti in loco "ma anche gli altoatesini, singoli o gruppi, che hanno risposto al nostro sforzo di sensibilizzazione verso popoli meno fortunati. Anche con mezzi non ingenti si può fare molto e in Bolivia i finanziamenti pubblici degli altoatesini sono stati investiti bene."Nei sette giorni trascorsi tra la capitale La Paz e diversi centri del nord e del sud del Paese, Durnwalder ha verificato l'avanzato stato di realizzazione dei progetti sostenuti dalla Provincia nel quadro della cooperazione internazionale: tra il 1991 e il 2002 sono partiti 35 progetti a favore della popolazione boliviana, per un contributo complessivo di 635mila € e con il coinvolgimento di diverse associazioni altoatesine, compresa l'iniziativa degli Sternsinger, i piccoli re magi.
Tra le molte iniziative che Durnwalder ha visto da vicino e apprezzato figurano un centro di assistenza sociopsicologica e legale per giovani in difficoltà (nella città di Sucre), una scuola per bambini in condizioni di povertà (a La Paz), i laboratori per l'estrazione del colore naturale dalla cocciniglia e il suo impiego nella lavorazione dei tessuti (a Camargo), i sistemi di coltivazione biologica e l'imprenditoria femminile nell'unica zona della Bolivia dove si produce anche vino (Tarija, al confine con l'Argentina). Ma il progetto forse più significativo riguarda la località di Potosì, un bacino di centomila persone che sopravvive con l'estrazione dell'argento dalle miniere, in condizioni quasi proibitive e con un'elevata mortalità giovanile: qui la Provincia finanzierà, come ha annunciato Durnwalder ai rappresentanti locali, un nuovo ambulatorio per garantire una migliore assistenza sanitaria ai minatori e alle loro famiglie. L'ambulatorio rientra tra gli 8 nuovi progetti di cooperazione presentati entro gennaio 2003 per un ulteriore contributo da parte della Provincia.
Oltre ai colloqui ufficiali con esponenti di governo, i sindaci e gli amministratori delle località visitate, la delegazione provinciale - con Durnwalder hanno viaggiato anche il capo di gabinetto Klaus Luther e la direttrice dell'Ufficio Affari di gabinetto Elisabeth Spergser - è stata ospite del ricevimento organizzato a Santa Cruz da un gruppo di emigrati italiani e da alcune suore del Tirolo dell'Est.
Durnwalder ha firmato con la municipalità di La Paz un accordo nel settore della protezione civile che favorisce in particolare la formazione degli operatori latinoamericani, i progetti di aiuto nei casi di calamità e la possibilità di stages in Alto Adige. Per luglio è annunciata una visita in provincia di Bolzano del sindaco della capitale con una delegazione.
Negli spostamenti nel nord e nel sud del Paese la delegazione è stata accompagnata da due altoatesine da tempo impegnate in Bolivia: Ruth Volgger della val di Vizze, attiva nella cooperazione internazionale, e la pusterese Petra Untergasser, sociologa ed etnologa.
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