Giornata dell’Autonomia 2014

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Sopralluogo dell'assessora Stocker alla clinica Bonvicini

Nei giorni scorsi l’assessora Stocker ha fatto un sopralluogo alla clinica Bonvicini di Bolzano ed ha visitato i vari reparti accompagnata dal titolare, Paolo Bonvicini. Al termine della visita ha dichiarato che le strutture private come la clinica Bonvicini sono partner importanti della sanità pubblica.

Paolo Bonvicini ha mostrato all'assessora Martha Stocker l'edificio della clinica

L'edificio che ospita la clinica Bonvicini è stato rilevato dalla famiglia omonima nel 1951 dall'Opera Nazionale Combattenti e trasformato in una clinica privata nel 1966. Attualmente la clinica, che dà lavoro a circa 90 collaboratori ed a diversi medici, non assiste solamente pazienti privati bensì eroga, sulla base di diversi accordi con l'Azienda sanitaria provinciale, numerose prestazioni a favore della sanità pubblica.

Questi servizi spaziano dalla diagnosi, alla riabilitazione ed alla lungodegenza. Il titolare della clinica, Paolo Bonvicini, assieme ai figli Alessandro e Matteo, al direttore sanitario, Emanuele Laudi, ed alla direttrice del personale infermieristico, Paola Nesler, ha accompagnato nei gironi scorsi l'assessora Stocker nella visita alla struttura sanitaria.

Nel corso del colloquio è stata presa in esame anche la questione del procedimento ancora aperto preso il Tribunale amministrativo e riguardante i lavori di ampliamento della clinica già avviati e sospesi da due anni. A tale proposito Paolo Bonvicini ha espresso l'auspicio che l'iter venga concluso nell'arco di alcuni mesi e si possa così riavviare i lavori di ampliamento della struttura che attualmente è in difficoltà a causa della carenza di spazio. Basti pensare che nella maggior parte delle stanze sono sistemati sino a quattro pazienti.

"Nonostante questi problemi" ha affermato Paolo Bonvicini "i nostri pazienti dichiarano di sentirsi a proprio agio nella struttura, anche per la sua atmosfera famigliare. Questo ci viene confermato anche dalle risposte ai questionari che vengono distribuiti ai pazienti".

Altri problemi sono rappresentati, secondo Paolo Bonvicini, dalla burocrazia e dalla mancanza di sicurezza riguardo alla programmazione. "Proprio a causa della riduzione dei finanziamenti pubblici disponibili, in qualità di imprenditori privati dobbiamo programmare la nostra attività in anticipo.

Non ci consideriamo in concorrenza con le strutture pubbliche, ma siamo pronti a creare delle offerte di servizi che attualmente mancano nel settore pubblico e ad assumerci il relativo rischio imprenditoriale. Ma questo è possibile se non siamo costretti, di anno in anno, a temere che non vengano rinnovati i contratti in atto o che i tagli siano troppo drastici".

Da parte sua l'assessora Stocker ha dimostrato di aver compreso la posizione della famiglia Bonvicini ed a tale proposito ha affermato "Ancora oggi i singoli comprensori sanitari e l'Azienda sanitaria adottano criteri diversi in vari settori che vanno dai bandi di concorso all'assegnazione degli incarichi.

In futuro dovranno essere eliminati doppioni tra l'Azienda sanitaria e la Provincia. Di fatto solo la Provincia sarà competente per gli accordi con le cliniche private, così queste avranno un chiaro partner di riferimento".

Dall'incontro è emersa inoltre piena convergenza sul fatto che non vi debba essere concorrenza tra le strutture pubbliche e quelle private in quanto entrambe devono mirare al benessere della popolazione. Entrambe le parti possono trarre vantaggi da una buona collaborazione e dal fatto che vengano create sinergie a favore dei pazienti.

Al termine della visita l'assessora Stocker ha espresso il proprio apprezzamento ai dirigenti della clinica per la loro attività a favore dei pazienti.

 

 

 

 

FG

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