Giornata dell’Autonomia 2014

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Notevole interesse per il convegno: “Progettare, costruire per tutti”

“Progettare, costruire per tutti” questo il tema del convegno tenutosi questa mattina (29 ottobre) presso la LUB, organizzato dal Dipartimento alla salute, sport, politiche sociali e lavoro in collaborazione con la Libera Università di Bolzano al quale ha preso parte l’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker.

La sede della LUB che ha ospitato il convegno

Affrontare in una nuova ottica il tema delle barriere architettoniche e il loro abbattimento, non più come soluzioni destinate alle persone con disabilità, ma come progetti nati per migliorare la vita di tutti, questo il tema principale del convegno "Progettare, costruire per tutti" tenutosi questa mattina (29 ottobre) presso la LUB, organizzato dal Dipartimento alla salute, sport, politiche sociali e lavoro in collaborazione con la Libera Università di Bolzano

Il convegno, rivolto specificatamente a tecnici, progettisti, responsabili politici e tecnici, ha voluto essere un primo passo verso un processo generale di trasformazione del pensiero, che lasci il massimo spazio a quegli interventi architettonici richiesti da nuove necessità e le possa accogliere, senza doverle rincorrere a posteriori con interventi invasivi ed economicamente pesanti.

Nel corso del suo intervento l'assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha sottolineato l'importanza di progettare e costruire con un'attenzione particolare ai concetti di accessibilità e di inclusione, grazie ai quali le opere architettoniche, sia pubbliche che private, possono essere rese fruibili da tutta la popolazione, non solamente i disabili, ma anche le persone anziane, la madri con i figli in carrozzina e tutti coloro che hanno difficoltà di deambulazione o limitazioni sensoriali.

"Dobbiamo cercare di coinvolgere in questo modo di vedere l'attività costruttiva tutti coloro che operano nell'edilizia, i progettisti, i costruttori, gli ordini degli ingegneri e degli architetti, ma anche la società nel suo complesso e le associazioni delle persone disabili" ha affermato l'assessora.

"La provincia ha già fatto molto in questo settore emanando direttive e regolamenti ed in base ad una specifica delibere nei prossimi cinque anni saranno erogati 15 milioni di euro per l'eliminazione delle barriere architettoniche. La Provincia vuole essere una sorta di modello anche per il settore privato ed auspichiamo che vi sia una sempre maggiore sensibilità in questo ambito" ha concluso.

È seguita la relazione di Ulrike Rau, ingegnera di Berlino, la quale ha trattato in maniera approfondita la tematica "Design per tutti/Universal Design" alla luce della normativa e delle esperienze maturate nella Repubblica Federale Tedesca. Il termine "Universal design", è stato coniato dall'architetto Ronald L. Mace, della North Carolina State University, che assieme ad un gruppo di collaboratori, per descrivere il concetto di progettazione ideale di tutti i prodotti e gli ambienti artificiali, tali che siano piacevoli e fruibili, per quanto possibile da tutti, indipendentemente dalla loro età, capacità e/o condizione sociale.

L'Universal design è emerso dai concetti, leggermente anteriori, di senza barriere (barrier-free), dal più ampio movimento dell'accessibilità e dalla tecnologia adattiva e assistiva, cercando, inoltre, di fondere l'estetica a queste considerazioni di base.

Mentre l'aspettativa di vita si alza e le scienze mediche migliorano il tasso di sopravvivenza dei pazienti con lesioni significative, malattie e difetti congeniti, vi è, in parallelo, un crescente interesse per la progettazione universale. Ci sono molti settori in cui il design universale sta avendo una forte penetrazione di mercato, ma ci sono molti altri in cui non è ancora stato adottato in ampia misura. Il design universale viene anche applicato alla progettazione della tecnologia, dell'istruzione, dei servizi, e del più ampio spettro di prodotti e ambienti.

In sostanza il concetto di Universal Design mira ad un'architettura inclusiva ed accessibile a tutti che dà risposte efficaci e pratiche alle esigenze di una società caratterizzata, al di là delle categorie dei disabili, da una percentuale sempre maggiore di persone al di sopra dei 65 anni, quindi con crescenti limitazioni sotto il profilo sensoriale, motorio ed cognitivo.

L'Universal Design nell'illustrazione di Ulrike Rau è caratterizzato da sette concetti fondamentali attorno ai quali si è sviluppato in questi anni un lavoro approfondito da parte di designer, progettisti, ingegneri, architetti e neuro scienziati.

Ecco di seguito i sette concetti alla base di questa moderna interpretazione dell'architettura al servizio dell'uomo: uso equo: utilizzabile da chiunque; uso flessibile: si adatta a diverse abilità; uso semplice ed intuitivo: l'uso è facile da capire; percettibilità - il trasmettere le effettive informazioni sensoriali; tolleranza all'errore - minimizzare i rischi o azioni non volute; contenimento dello sforzo fisico - utilizzo con minima fatica; misure e spazi sufficienti - rendere lo spazio idoneo per l'accesso e l'uso.

Questi principi sono più ampi di quelli alla base della progettazione accessibile a tutti e di senza barriere e sono stati elaborati per essere applicati nel numero più ampio possibile di settori, quindi dall'edilizia ai trasporti  e anche dall'informatica alle tecnologie, dall'ambiente di lavoro alle attività turistiche e sportive e così via.

Sono seguite le relazioni di Walter Crepaldi ed Heidi Kofler, di Flavia Vanzetta sul tema "I contributi provinciali per i lavoro di adeguamento nei condomini" ed alcuni esempi di progetti positivi, illustrati da Magdalena Schmidt, Klaus Ausserhofer e Loris Alberghini.

FG

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