Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Colloquio dell’assessora Stocker al Ministero della salute

I punti nascita nei piccoli ospedali ed il riconoscimento della formazione specialistica dei medici conseguita in Austria, questi i principali punti all’ordine del giorno dell’incontro di questo pomeriggio dell’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker con Renato Botti,direttore generale della prgrammazione sanitaria presso il Ministero della salute.

L'assessora provinciale alla sanità, Martha Stocker, ed i deputati altoatesini, Renate Gebhard ed Albrecht Plangger, hanno avuto questo pomeriggio (22 ottobre) un incontro presso il Ministero della salute con Renato Botti, direttore generale della programmazione sanitaria.

Al centro dell'incontro le tematiche riguardanti i punti nascita nei piccoli ospedali ed il riconoscimento della formazione specialistica dei medici conseguita in Austria.

"Nel corso dell'incontro abbiamo esposto alcuni dei temi centrali della sanità provinciale ed illustrato in maniera approfondita il nostro punto di vista, soprattutto per quanto riguarda la necessità di dare una risposta alla popolazione e di garantire il servizio sanitario pubblico in un territorio di montagna come il nostro" ha dichiarato l'assessora Stocker al termine dell'incontro.

Riguardo al tema relativo alla chiusura dei punti nascita, che nel corso dell'anno non raggiungono il numero di 500 parti, l'assessora ha dichiarato "Su questo punto purtroppo il Ministero ha lasciato poco spazio a concessioni. Pur prendendo atto della particolare condizione delle nostre vallate, il responsabile del Ministero ha sottolineato che il numero di 500 parti rappresenta già un'eccezione per situazioni particolari come le isole e le aree di montagna e che nel resto del territorio nazionale il limite annuo minimo previsto per il mantenimento dei punti nascita è di 1000 parti.

Dopo la risposta di oggi da parte del Ministero ritengo quindi che la speranza di ottenere una regolamentazione particolare per l'Alto Adige sia estremamente ridotta ed eventualmente legata a condizioni di sicurezza e di costante controllo da parte del Ministero che, a tutt'oggi, non trovano riscontro sul territorio nazionale. La sanità rientra nelle competenze dello Stato e la Provincia di Bolzano in questo ambito può solamente sperare di convincere con le proprie argomentazioni, senza poter influire concretamente sulle decisioni del Governo.

Ciononostante voglio sottolineare che questa decisione non significa la chiusura degli ospedali di San Candido e di Vipiteno, come talvolta viene erroneamente affermato. A questi ospedali saranno assegnati, come alle altre strutture provinciali, nuovi compiti e nel contempo offerte già esistenti dovranno essere trasferite in altri ospedali. In futuro dovremo evitare doppioni se vogliamo un'assistenza sanitaria finanziabile".

In merito alla questione del mancato riconoscimento da parte del Ministero della salute della formazione specialistica di 21 medici altoatesini che hanno effettuato la loro formazione in parte in Austria l'assessora al termine dell'incontro ha dichiarato che la  materia è complessa e che, a fronte della disponibilità del Ministero della salute, saranno necessari ulteriori incontri con il coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

"Il colloquio di oggi è stato utile per confermare un rapporto di reciproca fiducia e di chiarezza con il Ministero della salute. Indipendentemente dalle direttive che vengono dal Ministero sono convinta che dobbiamo fare tutto il possibile per far sì che il nostro sistema di assistenza sanitaria provinciale possa svolgere appieno il proprio ruolo anche per le future generazioni. Il fatto che le misure di contenimento della spesa siano indispensabili è fuori di dubbio anche alla luce del notevole aumento dei costi registrato nel settore della sanità" ha concluso l'assessora Stocker.

 

 

 

FG


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