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Riforma della sanità, Stocker: "Consapevole della grande responsabilità"

Ha preso il via ieri (30 settembre) dall'ospedale di San Candido la serie di incontri sul territorio dell'assessore Martha Stocker per presentare i nuovi orientamenti della sanità altoatesina. "Sono consapevole della grande responsabilità che comporta la riorganizzazione", ha spiegato l'assessore durante una discussione che si è rivelata costruttiva.

L'assessore Martha Stocker durante l'incontro presso l'Ospedale di San Candido

Sala gremita in ogni ordine di posti, all'Ospedale di San Candido, per parlare dei nuovi orientamenti della sanità altoatesina e, ovviamente, del futuro della seconda struttura sanitaria pusterese. Dopo aver illustrato il progetto e i criteri che guideranno il lungo percorso di riorganizzazione del settore in Provincia di Bolzano, l'assessore Martha Stocker si è soffermata sul concetto di "snellimento amministrativo" della sanità, ribadendo più volte il messaggio-chiave dell'incontro.

"Attualmente siamo ancora in una fase di discussione della riforma - ha spiegato la Stocker - e quindi cerchiamo di raccogliere più proposte e idee possibili. Una volta terminato questo passaggio, valuteremo se vi siano o meno i margini di manovra per integrare o modificare il progetto che funge da base". Con sufficiente chiarezza, però, l'assessore alla sanità ha ammesso che le possibilità di mantenere il punto nascite a San Candido sono realmente ridotte.

"La legge italiana - ha sottolineato Martha Stocker - già dal 2010 impone non solo un numero minimo di nascite all'interno dell'ospedale, ma pone come condizione per l'apertura anche la presenza 24 ore su 24 di un servizio di guardia con presenza di almeno un'anestesista, un pediatra, una ginecologa e un'ostetrica. Ciò è attualmente impossibile, e non solo per una questione finanziaria (10 milioni aggiuntivi per i tre "piccoli" ospedali della Provincia, ndr), ma anche perchè queste figure non sono presenti sul mercato del lavoro".

Nello scorso mese di agosto proprio di questo argomento si è occupata la Conferenza Stato-Regioni, che ha fissato per il 2016 il termine entro cui rendere operativa la norma su tutto il territorio nazionale. L'assessore Martha Stocker, nel corso del suo intervento, ha poi illustrato quale sarà il futuro dell'Ospedale di San Candido, che dovrebbe vivere un rafforzamento del day hospital, anche nel settore chirurgico, affiancato da un reparto acuti caratterizzato dall'interdisciplinarietà.

L'assistenza ai pazienti, inoltre, sarà incentrata su una valorizzazione della medicina generale, e sulla garanzia di servizi di soccorso attivi 24 ore su 24. "I margini di manovra dal punto di vista finanziario - ha aggiunto la Stocker - sono limitati. Sono consapevole che i cittadini e chi opera all'interno dell'Ospedale si aspettassero di più, ma dobbiamo fare i conti con le nuove direttive giuridiche, con la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario provinciale, e con le modificate esigenze di assistenza e cura della popolazione provocate dal cambiamento demografico".

L'assessore provinciale alla sanità, in ogni caso, ha assicurato che "nessuno perderà il proprio posto di lavoro", e ha invitato tutti ad accompagnare e sostenere la difficile strada che porterà alla riorganizzazione del settore in Alto Adige. Durante la discussione non sono ovviamente mancate le voci critiche, ma i partecipanti hanno apprezzato la chiarezza delle affermazioni dell'assessore Stocker.

mb


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