News 2015
Convegno promosso dal Fondo Sociale Europeo: "Lavoro e famiglia: una conciliazione possibile".
Si è svolto questo pomeriggio nel cortile interno di Palazzo Widmann a Bolzano un interessante convegno promosso dal Servizio Fondo Sociale Europeo ed incentrato sul tema "Lavoro e famiglia: una conciliazione possibile" nel corso del quale è stata anche presentata l'iniziativa comunitaria "Equal Gender Competency".
La partnership di sviluppo Gender Competency all'interno dell'iniziativa comunitaria "Equal" promuove una sperimentazione nel settore del commercio. Orari di apertura e di lavoro più flessibili e servizi opportunamente rimodulati per favorire la conciliazione tra attività lavorativa e famiglia.In Alto Adige, per rispondere a questi nuovi bisogni di conciliazione, la Partnership di Sviluppo Gender Competency - di cui fanno parte l’ILO Training Centre (ITC-ILO), l’Ente Bilaterale del Commercio (EBK), il Comune di Bolzano, la Comunità Comprensoriale del Burgraviato, il CENSIS, la società CHIRON, e l’AFI/IPL - ha promosso un progetto pilota “EQUAL”, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia Autonoma di Bolzano.
Il progetto prevede di sperimentare nuove forme organizzative degli orari di apertura e di lavoro nelle aziende del Commercio e di individuare nuove formule nella erogazione dei servizi alla famiglia, finalizzate alla conciliazione fra vita professionale e familiare. Al convegno sono intervenuti, fra gli altri, l’assessora Luisa Gnecchi, presidente della Commissione Fondo Sociale Europeo, la dottoressa Barbara Repetto Visentini, direttrice del Servizio FSE, la professoressa Chiara Saraceno dell’Università di Torino, importante riferimento nazionale sul tema della conciliazione, il dott. Enrico Tezza dell’ILO (International Labour Organisation) e Tila Mair dell’Ente bilaterale terziario della provincia di Bolzano.
Nel suo intervento introduttivo l’assessora provinciale al lavoro, Luisa Gnecchi, ha illustrato le molteplici iniziative poste in essere dalla Provincia autonoma di Bolzano per facilitare la conciliazione tra la sfera lavorativa e la famiglia. In questo contesto si inseriscono, secondo l’assessora, iniziative rivolte sia alle donne che agli uomini quali la pensione per le casalinghe, i congedi parentali, il telelavoro, la diffusione del part time. Tutti questi strumenti mirano ad una sempre migliore conciliazione tra due componenti che spesso rappresentano terreno di conflitto sia tra la famiglia ed il lavoro che all’interno dello stesso nucleo famigliare.
La conciliazione, ha quindi sottolineato l’assessora, è un prezioso strumento per far fronte alle sempre più marcate trasformazioni in atto all’interno del mondo del lavoro provinciale, un mercato caratterizzato da una spiccata femminilizzazione, ma anche dal persistere di differenze di genere.
La dott.ssa Barbara Repetto e la dott.ssa Laura Favaro hanno quindi illustrato nel dettaglio le modalità d’azione e le finalità dell’iniziativa comunitaria “Equal” che si prefigge in primo luogo di promuovere nuovi strumenti per contrastare le discriminazioni nel mercato del lavoro e di promuovere nuove politiche per la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli dedicati alla famiglia.
Il dott. Tezza della International Labour Organisation ha dedicato il proprio intervento ad una disamina storica del concetto di conciliazione in ambito internazionale. Infine la dott.ssa Chiara Saraceno, docente dell’Università di Torino, ed intellettuale di riferimento per quanto riguarda tematiche come le “pari opportunità” e le disuguaglianze di genere ha posto la conciliazione al centro della discussione per realizzare un effettivo riequilibrio nella gestione del lavoro famigliare. In sostanza, ha sottolineato Chiara Saraceno, senza possibilità di conciliazione il nodo delle “pari opportunità” non trova soluzione e la questione deve essere comunque posta sia nei confronti dell’uomo che della donna per poter giungere ad un reale riequilibrio delle responsabilità a livello famigliare e lavorativo.
FG