Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L'ass. Stocker in visita alla Casa delle donne di Merano

L’assessora alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha incontrato nei giorni scorsi il team del Centro antiviolenza della Casa delle donne di Merano. Nel corso del 2013 la Casa delle donne ha ospitato una quarantina di donne in situazioni di violenza con i loro figli.

L'assessora Stocker presso la Casa delle donne di Merano (Foto: USP - A. Schrott)

Il Centro antiviolenza rappresenta il primo punto di accoglienza per le donne che si trovano in situazioni di violenza fisica, sessuale, psichica ed economica e si occupa dell'inserimento delle donne nella Casa delle donne contro la violenza di Merano.

Il team composto da Hannelore Augschöller, Petra Kindler e Dietlinde Brauer ha guidato l'assessora Stocker e la direttrice dell'Ufficio giovani ed inclusione sociale, Petra Frei, nella visita alla struttura che può ospitare contemporaneamente 12 donne con i loro figli e nel corso del 2013 ha offerto protezione ed assistenza a 40 donne.

L'obiettivo principale della struttura  e dell'Associazione donne contro la violenza è di sostenere in modo professionale donne in situazioni di violenza, di offrire consulenze legali e di accompagnarle nell'uscita dalla violenza. Il servizio si concretizza in due luoghi: il centro antiviolenza, aperto al pubblico e la struttura abitativa, il cui indirizzo è segreto.

Il servizio si rivolge a donne che indipendentemente dalla loro provenienza, lingua, cultura, religione e situazione finanziaria hanno subito (o sono minacciate) violenza fisica, psichica, economica e sessuale, da parte del coniuge, della famiglia, e in qualsiasi tipo di relazione.

Il Centro antiviolenza è il luogo di prima accoglienza e consulenza sia per donne in situazioni di violenza, che per qualsiasi persona che abbia interesse rispetto al tema della violenza alle donne e funge da luogo di passaggio all'accoglienza nella struttura abitativa.

Le prestazioni sono gratuite ed anonime. Le consulenze alle donne possono svolgersi in lingua italiana, tedesca e croata-serba. Se necessario si collabora con mediatrici culturali. A causa dell'attuale situazione economica del mercato del lavoro e delle abitazioni la permanenza delle donne nella struttura è sempre più lunga e ciò rende sempre più difficile l'accoglienza di donne i situazioni di pericolo.

L'assessora Stocker ha affermato che "È necessario fare tutto il possibile per dare assistenza alle donne ed ai loro figli in situazioni di violenza e per offrire loro la possibilità di un nuovo inizio sia per quanto riguarda l'inserimento nel mondo del lavoro che per il reperimento di un alloggio".

Sono colpite da situazioni di violenza donne di tutti i ceti sociali e di età diverse, hanno affermato le responsabili del Centro, sottolineando che circa il 70% delle donne ospitate nella Casa hanno un background migratorio. Dal 2011 vi è una migliore collaborazione e messa in rete tra le varie strutture provinciali che operano in questo settore.

 

 

FG


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