Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Avviata campagna di sensibilizzazione sulla demenza

È stata presentata questa mattina presso l’Auditorium dell’Assessorato provinciale alla sanità in via Gamper a Bolzano la campagna di sensibilizzazione sui bisogni dei malati di Alzheimer e delle varie forme di demenza promossa dall’Assessorato in collaborazione con l'Associazione ASAA - Alzheimer Südtirol Alto Adige.

Una delle immagini che saranno esposte nella mostra fotografica itinerante

Sono circa 10.000 le persone che in Alto Adige soffrono dell'ampio spettro di patologie caratterizzate dalla demenza, ogni anno si registrano circa un migliaio di nuovi casi e la problematica riguarda circa il 6 - 7% della popolazione altoatesina al di sopra dei 65 anni.

Questi in estrema sintesi i dati riguardanti la presenza dell'Alzheimer in provincia di Bolzano presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal direttore dell'Ufficio Ospedali, Ulrich Seitz, dal presidente dell'Associazione ASAA  - Alzheimer Südtirol Alto Adige, Marco Trabucchi, e da Günther Donà, componente del direttivo dell'ASAA che per tanti anni ha diretto come primario il reparto di Geriatria nell'Ospedale di Bolzano.

"Anche se l'assistenza clinica si colloca prevalentemente in strutture dislocate sul territorio provinciale" ha sottolineato Ulrich Seitz nel corso della conferenza stampa "l'Ospedale è il luogo dove si concentrano molte delle professionalità e delle tecniche utili alla cura degli interessati.

La Ripartizione provinciale alla Sanità in collaborazione con l'Associazione ASAA  - Alzheimer Südtirol Alto Adige intendono richiamare l'attenzione sui problemi ed i bisogni delle persone affette da demenza e delle loro famiglie con una campagna di sensibilizzazione".  

Il fulcro della campagna sarà costituito da una mostra itinerante di fotografie, che verranno esposte nei prossimi mesi (da maggio a novembre 2014) negli Ospedali di Bolzano, Merano, Brunico e Bressanone con lo scopo di richiamare l'attenzione sui problemi ed i bisogni delle persone affette da demenza e delle loro famiglie. La mostra sarà accompagnata da relazioni specifiche da parte di esperti in materie di  questioni cliniche, giuridiche e di etica.

Nel corso del suo intervento il presidente dell'Associazione ASAA  - Alzheimer Südtirol Alto Adige, Marco Trabucchi, che presiede anche la Società italiana di psico-geriatria, ha sottolineato la necessità di sensibilizzare in maniera capillare la società altoatesina riguardo alle tematiche dell'Alzheimer e delle varie forme di demenza perché solamente nell'ambito di una società informata ed "accogliente" il malato di Alzheimer ed i suoi familiari possono trovare la necessaria assistenza ed il sostengo indispensabile per affrontare questa complessa malattia.

Secondo Trabucchi è necessaria una stretta sinergia tra la ricerca, la clinica e l'assistenza alle famiglie in quanto la demenza non va considerata come una malattia marginale, ma per la sua portata deve essere al centro dell'interesse della società, della sanità e degli ospedali provinciali. La dimensione di questa malattia ha indotto a parlare di "epidemia"; infatti aumenta in termini quantitativi con l'allungarsi della durata della vita. E' quindi prevedibile un significativo incremento nei prossimi anni delle persone ammalate.

L'Associazione Alzheimer Südtirol Alto Adige ASAA è una onlus che si è assunta da 15 anni il compito di offrire supporto alle persone colpite da malattie neurodegenerative (sia attraverso gruppi di auto-mutuo aiuto, sia con la disponibilità di un telefono amico), di formare in modo adeguato gli operatori rispetto a malattie troppo spesso trascurate, di creare sensibilità nella popolazione generale per gli ammalati, favorendo la loro accoglienza nelle comunità, di stimolare la creazione di servizi specifici.

Gli organizzatori hanno ritenuto che la fotografia abbia una forte capacità di comunicare riguardo alle condizioni di vita e di malattia, meglio di altri media. Lo scopo è trasmettere alla cittadinanza, ma anche agli operatori della sanità, dell'assistenza e del sociale un messaggio forte, per far crescere attenzione e sensibilità verso i problemi di chi è affetto da demenza.

La sequenza dei fotogrammi è organizzata in modo tale da focalizzare in ognuna delle 4 mostre su un aspetto particolare della malattia (dalla sofferenza soggettiva, alla procedure diagnostiche, al ruolo dei caregiver, al rapporto con i servizi, ecc.). Il visitatore verrà accompagnato a comprendere la sofferenza degli ammalati, ma allo stesso tempo verrà indotto a costruire una coscienza di attenzione verso le persone e le famiglie colpite, per diffondere nella comunità un impegno di supporto e di condivisione, sempre più necessario di fronte alle crisi che rendono talvolta insopportabile la condizione di malato e quella di famiglia che dona assistenza. Un supporto efficace e costante non è in grado di annullare il dolore fisico e psichico, ma certamente rappresenta un lenimento.

La mostra fotografica farà tappa negli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico e sarà accompagnata da specifici incontri incentrati sulle problematiche di maggiore interesse ed attualità riguardano questa complessa malattia.

L'esposizione fotografica farà tappa all'Ospedale di Merano dal 21 maggio al 2 luglio ed il 22 maggio è previsto un incontro con la popolazione incentrato sulle tematiche:    I caregiver e i loro bisogni; la giornata di 36 ore, le malattie, la solitudine, la mancanza di  informazioni, lo schifo; il problema delle badanti straniere.   

La mostra passerà quindi all'ospedale di Brunico dal 3 luglio al 15 settembre. Il 3 luglio, alle ore 17, si svolgerà un incontro sulle tematiche: I disturbi comportamentali,  i disturbi psichici (I. parte): allucinazioni, deliri, wandering, aggressività, ecc.

La mostra passerà quindi all'ospedale di Bolzano dal 16 al 30 settembre con un incontro fissato al 17 settembre, alle ore 17 sugli aspetti burocratici e giuridici: testamento, amministratore di sostegno, le varie pensioni, l'accompagnamento, l'assegno di cura.

L'ultima tappa sarà a Bressanone dal 1° ottobre al 3 novembre e l'incontro (ancora da definire) sarà incentrato sui disturbi comportamentali: depressione, apatia, euforia, ansia ecc.

Nel corso del suo intervento Günther Donà, già primario del reparto di Geriatria nell'Ospedale di Bolzano, ha posto l'accento sull'importanza sociale della malattia e sul fatto che essa non riguarda solo il malato ma coinvolge tutta la famiglia. Un aspetto importante è anche rappresentato dai costi diretti ed indiretti che per un malato di Alzheimer possono raggiungere anche gli 80.000 euro all'anno, un'assistenza che per l'80% viene sostenuta direttamente dalle famiglie.

                  

 

 

FG


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