Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Nasce l'alleanza a tutela dell'agricoltura di montagna

Difesa delle quote latte, "no" alla riduzione dei prezzi di intervento per burro e latte scremato in polvere, un "sì" condizionato al pagamento unico per l'azienda, slegato dalla produzione: questi i punti salienti della risoluzione varata dai responsabili politici dell'agricoltura dell'arco alpino nel vertice di oggi pomeriggio (venerdì 31) a Innsbruck su invito congiunto degli assessori provinciali dell'Alto Adige Hans Berger, del Trentino Dario Pallaoro e del responsabile tirolese Ferdinand Eberle.

Al vertice, convocato per elaborare una strategia comune delle aree di montagna in vista della riforma della politica agricola comune proposta dall'Ue, erano presenti anche i responsabili di settore di Vorarlberg, Salisburghese, Baviera. La risoluzione con i suoi punti qualificanti sarà ora rappresentata in modo congiunto a Bruxelles.

"È una pietra miliare per una difesa efficace degli interessi dell'agricoltura delle aree di montagna nell'ambito della riforma agraria dell'Ue": così l'assessore provinciale Hans Berger definisce la risoluzione sottoscritta oggi a Innsbruck, della quale è molto soddisfatto. "Soltanto unendo le forze - spiega Berger - sarà infatti possibile contrastare gli interessi dei grandi Paesi agricoli all'interno dell'Ue."

Punto di partenza della risoluzione è la constatazione che l'obiettivo comune deve essere la stabilità e la sicurezza della produzione agricola nelle zone di montagna, disagiate dal punto di vista geografico e climatico.

I punti qualificanti del documento approvato dalle regioni dell'arco alpino riguardano anzitutto il mantenimento del regime delle quote latte, secondo le proposte di riforma del commissario Ue Fischler che vanno già nella stessa direzione e che prevedono un prolungamento di tale regime fino all'anno di produzione 2014/15; contrarietà viene espressa invece per la prevista riduzione dei prezzi di intervento del burro e del latte scremato in polvere, per i quali si chiede di mantenere la politica dei prezzi secondo Agenda 2000. Viene poi definita "accettabile" nella risoluzione la proposta Ue di un pagamento unico per azienda (il cosiddetto "disaccoppiamento") slegato dalla produzione, a patto che sia garantita l'attività specifica in modo da giustificare il pagamento dei premi ai contadini. A Bruxelles si chiede infine un aumento delle sovvenzioni-base e di ampliarle alle aziende di montagna non solo tenendo conto dei premi già ottenuti.

La risoluzione congiunta approvata a Innsbruck verrà ora presentata per la discussione al commissario Ue Franz Fischler.

pf


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