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Castel Wolfsthurn, sede del Museo della caccia e della pesca, ha riaperto i battenti

Il barocco Castel Wolfsthurn a Mareta, vicino a Vipiteno dal 1° aprile è riaperto al pubblico. Il castello ospita il Museo provinciale della caccia e della pesca, da quest’anno arricchito di nuovi terminali pc dove consultare materiale informativo su cervo, capriolo, camoscio e stambecco, a integrazione dei diorami sulla fauna selvatica dell’Alto Adige

Diorama con cervo (FOTO:Oskar Verant)

Dal 1° aprile Castel Wolfsthurn è nuovamente aperto al pubblico dopo la pausa invernale. Considerato tra i più belli del Tirolo storico e l'unico interamente in stile barocco dell'Alto Adige, il castello ospita il Museo provinciale della caccia e della pesca.

Le sfarzose stanze barocche del secondo piano, conservatesi con gli arredi originali, offrono uno spaccato della vita nobiliare del XVIII e XIX secolo. Al primo piano trova invece posto l'esposizione dedicata alla caccia e alla pesca intesa come parte della storia culturale del territorio altoatesino.

Novità di quest'anno: per valorizzare al massimo i diorami che presentano gli animali selvatici più comuni dell'Alto Adige, sono stati installati quattro terminali pc dove visitatori e visitatrici possono ottenere, in forma di testi, immagini, filmati e registrazioni audio, le più importanti informazioni su cervo, capriolo, stambecco e camoscio. Altra novità consiste nella possibilità di ammirare e tastare il manto invernale e estivo di questi animali.

Castel Wofsthurn è aperto dal 1° aprile sino al 15 novembre 2014, dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 17 e la domenica ed i festivi dalle ore 13 alle 17 (ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura). Lunedì chiuso, il 1° novembre chiuso.

Info: Castel Wolfsthurn - Museo provinciale della caccia e della pesca, Kirchdorf 25, Mareta/Racines (BZ), tel. 0472/758121, web http://www.wolfsthurn.it/.

FG


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