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Dalla Giunta: riforma IPES, costruzione alla Provincia e CdA ridimensionato

In futuro l'IPES si occuperà solamente di assegnare e amministrare gli alloggi, mentre la parte relativa a costruzione e manutenzione passerà al Dipartimento lavori pubblici. Questo il punto centrale del progetto di riforma dell'Istituto per l'edilizia sociale approvato oggi (1 aprile) dalla Giunta provinciale. Il CdA passa da 5 a 3 membri, conferme per Pfitscher e Caramaschi, affiancati da Manuela Paulmichl.

"L'IPES è un ente centrale della Provincia - ha sottolineato l'assessore ai lavori pubblici Christian Tommasini - in quanto gestisce un patrimonio pubblico di eccellenza e offre risposte ai bisogni sociali della popolazione. In futuro vogliamo che l'istituto sia in grado di migliorare ulteriormente dal punto di vista dell'efficienza e della trasparenza, fissando anche nuove priorità in un periodo caratterizzato da una disponibilità di risorse finanziarie non più così infinita".

In ques'ottica si inquadra il progetto di riforma approvato dalla Giunta provinciale, che prevede alcuni passaggi chiave destinati a mutare radicalmente l'attuale assetto dell'IPES. "In futuro - ha proseguito Tommasini - l'istituto per l'edilizia sociale si occuperà dell'amministrazione degli alloggi, delle assegnazioni e relative domande, e dell'assistenza agli inquilini, concentrando le proprie risorse in questi settori. Tutta la parte relativa a costruzione, manutenzione e gestione del patrimonio, invece, passerà agli uffici competenti all'interno del Dipartimento lavori pubblici".

Secondo Tommasini, la nuova struttura dell'IPES "potrà rispondere meglio alle esigenze di una società sempre più complessa e in costante mutamento", mentre all'interno dell'amministrazione provinciale, grazie anche alla presenza della neonata agenzia per gli appalti, "si potrà creare un centro di competenza in grado di diventare punto di riferimento unico a livello territoriale per quanto riguarda non solo gli edifici pubblici, ma anche gli alloggi sociali".

L'iter procedurale di trasformazione dell'istituto dovrebbe protrarsi sino al 2015, e prevede il passaggio dall'IPES alla Provincia di circa un terzo degli attuali 218 dipendenti, con gli uffici tecnici che passeranno sotto le Ripartizioni 10 (infrastrutture) e 11 (edilizia e servizio tecnico). "L'IPES - ha sottolineato il vicepresidente della Giunta - continuerà a gestire quattro uffici: il servizio legale, l'inquilinato, la contabilità e l'ufficio tecnico per le piccole manutenzioni".

Dal punto di vista giuridico, inoltre, saranno necessarie una modifica della legge provinciale per rivedere le funzioni dell'IPES, una revisione dello statuto dell'istituto stesso, oltre alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Provincia. "In ogni caso - ha proseguito Christian Tommasini - l'IPES manterrà la sua autonomia".

Nel frattempo, la Giunta provinciale ha deciso di ridurre da 5 a 3 i membri del consiglio di amministrazione dell'istituto per l'edilizia sociale. Confermati al vertice il presidente Konrad Pfitscher e il suo vice Renzo Caramaschi, che saranno affiancati da Manuela Paulmichl, il cui nominativo è stato proposto dall'esecutivo di Palazzo Widmann.

mb


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