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Dalla Giunta: più contributi ai Comuni per i piani delle zone di pericolo

Aumentano i contributi a favore dei Comuni per l'elaborazione dei piani delle zone di pericolo e raggiungono l'80 per cento delle spese sostenute: lo ha deciso oggi (11 marzo) la Giunta provinciale su proposta dell'assessore Arnold Schuler.

Finora circa il 10 per cento dei Comuni altoatesini, vale a dire 12, dispone del piano delle zone di pericolo, uno strumento essenziale di pianificazione per individuare e prevenire il rischio idrogeologico. Una trentina di Comuni ha avviato il procedimento di approvazione del piano delle zone di pericolo, a cui sono tenuti tutti i Comuni entro il 2015.

"Proprio le avversità atmosferiche degli ultimi mesi hanno dimostrato l'importanza di questo strumento di pianificazione, perciò vogliamo sostenere i comuni nella redazione dei piani delle zone di pericolo o meglio nel loro completamento", ha spiegato l'assessore provinciale alla protezione civile Schuler, che ha presentato in Giunta la proposta, poi accolta, di aumentare all'80% i contributi provinciali ai Comuni per la redazione del piano. "La conoscenza del luogo e delle caratteristiche di un potenziale pericolo grava meno sul bilancio pubblico di eventuali risarcimenti di danni", ha aggiunto Schuler.

Finora per la redazione del piano delle zone di pericolo a favore dei Comuni era previsto di media un contributo nell'ammontare del 40 per cento. A secondo delle dimensioni e entità del territorio di un comune la redazione del piano delle zone di pericolo può gravare da 40.000 euro fino al decuplo di questa somma. "I Comuni stanno proseguendo in questo impegno, oggi la Giunta ha anche approvato il piano delle zone di pericolo presentato da Rodengo", ha comunicato il presidente Arno Kompatscher.

 

 

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