Giornata dell’Autonomia 2014

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Accordo tra Regioni su fondi UE: più risorse per l'Alto Adige

Raggiunto l'accordo tra le Regioni sulla ripartizione del fondi UE fino al 2020: oggi (12 dicembre) a Roma il vicepresidente della Provincia Richard Theiner ha condotto la trattativa finale per l'intesa nella Conferenza delle Regioni. "Nella politica di coesione e regionale l'Alto Adige potrà contare nel periodo 2014-2020 su maggiori risorse", annuncia Theiner.

Il vicepresidente della Provincia Richard Theiner e il direttore della Ripartizione affari europei Thomas Mathá a Roma

Sono notevolmente aumentati rispetto agli ultimi 7 anni i finanziamenti UE di cui potrà beneficiare l'Alto Adige fino al 2020: la conferma arriva da Roma dal vicepresidente della Provincia Richard Theiner, che in rappresentanza del presidente Luis Durnwalder ha partecipato oggi alla riunione decisiva nella sede della Conferenza delle Regioni, dove è stata raggiunta un'intesa sulla ripartizione dei fondi europei tra le aree del nord e del centro (il cosidetto Obiettivo 2 dell'UE).

Spalmato in 7 anni, l'aumento di risorse per la Provincia corrisponde al 15% in più (233 milioni di euro). "Questi mezzi saranno messi a disposizione del Fondo europeo di sviluppo regionale FESR e del Fondo sociale europeo FSE", spiega Theiner. Non è stata invece ancora definita la ripartizione delle risorse europee per il Fondo di solidarietà e coesione previsto per i grandi progetti infrastrutturali. "Ma è certo che anche in questo settore l'Alto Adige potrà contare su maggiori fondi rispetto ai 72 milioni degli ultimi sette anni", aggiunge Theiner.

Il vicepresidente, che aveva concordato la posizione altoatesina con il presidente Durnwalder e il successore designato Arno Kompatscher, sottolinea che è stata così raggiunta una soluzione complessiva soddisfacente e vantaggiosa per l'Alto Adige. Il direttore della Ripartizione provinciali Affari europei Thomas Mathà, che ha partecipato al vertice decisivo a Roma, ricorda che i nuovi criteri di ripartizione dei fondi UE valorizzano l'Alto Adige all'interno delle Regioni: "I criteri non tengono conto soltanto della situazione economica e territoriale, come finora, ma anche di quella sociale." 

pf


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