Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

In Alto Adige, secondo l’Istat, sono circa 8600 le donne che ogni anno subiscono violenza

Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, giorno scelto dall'ONU per celebrare il martirio delle sorelle Mirabal, che nel 1960 furono uccise nella Repubblica Dominicana per essersi opposte alla dittatura del generale Rafael Trujillo.

53 anni dopo la violenza contro le donne rimane uno dei fenomeni più diffusi al mondo e spesso troppo sottovalutato dall'opinione pubblica. L'OMS stima infatti che nel mondo il 35% delle donne subisce violenza fisica e sessuale e quella più diffusa è perpetrata dal partner.

Facendo un rapporto tra la rilevazione ASTAT e quella di ISTAT sulla violenza fisica e sessuale sulle donne in Alto Adige, si è rilevato che solo 1 donna su 20 che subiscono violenza si è rivolta ad un Centro antiviolenza della Provincia.

L'Istat ha infatti stimato che in un anno tra la popolazione femminile altoatesina (in età tra 16 e 70 anni) circa 8.600 donne subiscono violenza fisica o sessuale; quindi solo il 4,3% di queste donne si è rivolta ai Centri.

L'invito dell'assessore alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner è il seguente "A queste donne faccio i miei complimenti per il coraggio che hanno avuto. Al 95,7 % delle donne che ancora non hanno chiesto aiuto rivolgo un appello: ricorrete a questi servizi, chiedete aiuto e sostegno anche solo informazioni; le operatrici vi ascolteranno senza giudicarvi e vi sosterranno, vi offriranno consulenza legale, e se necessario anche un alloggio sicuro" Ma tale invito è rivolto anche ai conoscenti, parenti amici e vicini.

Da una stima del Consiglio d'Europa, la violenza sulle donne, oltre ad avere conseguenze psico-fisiche sulle vittime e sui loro figli e figlie, ha notevoli costi sociali per la presa in carico, l'assenza dal lavoro, i costi giudiziari e altri costi indiretti.

Nel 2012 sono state 662 le donne che si sono rivolte al Servizio Casa delle Donne per avere sostegno, di queste erano 451 quelle rivoltesi per la prima volta; di queste quasi il 60% di nazionalità italiana ed il 40% provenienti da paesi europei o extra europei. Quasi il 75% dei maltrattatori sono partner o ex partner, la restante parte comunque conoscenti (solo l'1 percento sconosciuti). (Fonte: ASTAT e Ripartizione 24-Famiglia e politiche sociali)

Una risposta alla violenza domestica è indubbiamente il lavoro di rete e in tale direzione i servizi Case delle Donne - Alloggi Protetti si sono mossi negli anni. Tutti i servizi di un territorio che entrano in contatto con una donna, sono infatti chiamati, ognuno nel suo ambito, a rispondere in modo efficace e immediato alle sue esigenze.

"In questo momento sono due le reti locali che si sono create sul territorio provinciale: quella del Comune di Bolzano e quella del Comune di Merano. Si spera che tutte le realtà altoatesine possano creare sui loro territori reti altrettanto importanti. L'Ente pubblico provinciale crede in questo progetto e siamo certi che questa sia la strada per un sostegno completo, concreto ed efficace alle donne vittime di violenza" afferma l'assessore Theiner.

Le donne hanno il diritto di essere ascoltate, credute e soprattutto non giudicate partendo dal presupposto che la responsabilità è dell'uomo che agisce la violenza. Ed è proprio per non dimenticare che la responsabilità è degli uomini maltrattanti che la Provincia sostiene il progetto "Training anti-violenza" gestito dal Consultorio per uomini della Caritas, a cui gli uomini possono rivolgersi per ricevere gratuitamente un sostegno da parte di professionisti.

 

 

FG


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