Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Comunicazione ed integrazione: evitare i luoghi comuni

Si è tenuto ieri, 19 novembre 2013, ad Innsbruck il convegno sull'integrazione dell'Euregio 2013 incentrato sul tema "Il POTERE dell'informazione Mass media ed integrazione". L'Alto Adige era rappresentata da Birgit Oberkofler responsabile dell'Ufficio GECT ed il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn.

Comunicazione ed integrazione: evitare i luoghi comuni (Foto: Land Tirol/Visinteiner)

L'atteggiamento generale della popolazione e l'apertura nei confronti del nuovo sono determinanti nel favorire il percorso di integrazione degli immigrati.
A maggior ragione, nel caso di un tema dalla forte connotazione emotiva come quello dell'integrazione, è particolarmente importante riuscire a capire chi influenza effettivamente l'opinione pubblica. Il ruolo dei mezzi di informazione in questo campo è innegabile, e nel contempo anch'essi subiscono l'influenza del contesto generale.
Il convegno ha inteso analizzare come la corrispondenza mediatica incida sull'opinione pubblica e conseguentemente influisce sugli atteggiamenti dell'opinione pubblica.
Come ha riferito Helmuth Sinn parlando dei mezzi di comunicazione altoatesini in base all'analisi condotta dal Servizio di coordinamento immigrazione, ottengono buoni voti; maggior riflessione sulla scelta della terminologia linguistica ed una migliore descrizione del contesto potrebbe costituire un fattore di miglioramento.
I relatori hanno posto in evidenza che trattando il tema immigrazione`sia necessario evitare i luoghi comuni e che necessiti una grande sensibilità al di là del principio che "Only bad news are good news". L'immigrazione ed i migranti non dovrebbero pertanto essere messi in connessione solo con problematiche sociali o abbinati alla cronaca riferita a fatti criminosi.
Il giornalista si muove entro un quadro giuridico ed etico che lo indirizza verso un utilizzo responsabile delle notizie. Ad esempio in Italia dal 2008 sono state fissare precise regole con la cosiddetta "Charta di Roma", che come è stato suggerito, dovrebbe essere estesa anche al territorio austriaco.

SA


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