Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Arsenico nell'acqua potabile: buone notizie da Roma

I Comuni sul cui territorio ci sono impianti idraulici e fonti che non potranno essere adattati, entro il limite previsto del 25 dicembre 2003, al nuovo valore massimo ammissibile di arsenico nell'acqua potabile - stabilito a livello internazionale -, avranno tempo per mettersi in regola fino al Natale 2005. La relativa richiesta era stata promossa, attraverso il governo italiano, dall'assessore competente Michl Laimer.

Nell'ottobre 2002 la Provincia autonoma di Bolzano richiese una proroga dell'entrata in vigore del nuovo valore massimo ammissibile dell'arsenico nell'acqua potabile, stabilito dal Ministero della Salute. Ora, da Roma, è arrivata comunicazione che la richiesta è stata accettata.

Secondo quanto previsto a livello europeo, e recepito anche dal governo italiano, il valore massimo di arsenico presente nell'acqua potabile sarà abbassato da 50 microgrammi per litro a 10 microgrammi per litro. Il nuovo limite dovrà essere introdotto entro il 25 dicembre di quest'anno, termine che non crea alcun problema per la maggior parte degli impianti di approvvigionamento idrico presenti sul territorio provinciale. Tuttavia, un limitato numero di fonti presenti sul territorio non può essere adattato al nuovo valore entro il tempo previsto, pur facendo rilevare una presenza di arsenico ben inferiore ai 50 microgrammi finora concessi.

Al fine di concedere un periodo di tempo sufficiente ai gestori degli acquedotti per cercare altre fonti d'acqua e realizzare impianti a norma, su iniziativa dell'assessore competente Michl Laimer era stato richiesto, attraverso il governo italiano, un prolungamento dei termini di adeguamento ai nuovi valori. Su consiglio del Direttore dell'Ufficio Gestione risorse idriche Wilfried Rauter, la richiesta era stata estesa per precauzione a tutti i comuni che presentavano anche solo una sorgente o un pozzo fuori norma: si tratta, in totale, di 33 comuni (sui 115 altoatesini): essi hanno ora tempo fino al 25 dicembre 2005, e quindi due anni più del previsto, per adattare i loro impianti alla nuova normativa.

MC


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