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Inaugurata la mostra “Alles Natur? Pura natura!” al Museo di Scienze

La mostra “Alles Natur? Pura natura!” è costituita da una selezione di oggetti provenienti da diversi musei e collezioni, alcuni storici e di elevato valore culturale, altri più diffusi e recenti, tutti presentati da un punto di vista molto particolare: quello del materiale di cui sono fatti. E’ questo il filo conduttore della mostra temporanea “Alles Natur? Pura natura!”, inaugurata questa mattina (12 novembre) al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano alla presenza del presidente della Provincia, Luis Durnwalder.

Inaugurazione della mostra “Alles Natur? Pura natura!”

Tutto ciò che esiste sulla Terra è riconducibile ai 118 elementi chimici. Di questi, solo 20 sono veramente diffusi, e 26 sono sufficienti per formare gli esseri viventi. Ma quali proprietà derivano alle cose dai materiali di cui sono fatte? E' questo il filo conduttore della mostra temporanea "Alles Natur? Pura natura!", al via oggi, martedì 12 novembre 2013 al Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige a Bolzano e visitabile fino all'8 giugno 2014.

L'esposizione propone circa 60 oggetti, alcuni storici e di elevato valore culturale, altri più recenti e diffusi, provenienti principalmente da diversi musei e collezioni altoatesine, tedesche e austriache, presentati da un punto di vista molto particolare: quello della loro composizione.

La selezione di oggetti esposta è assai insolita per un museo di scienze naturali: si tratta, infatti, principalmente di manufatti, prodotti, creazioni umane. Ma esaminando il materiale con cui sono realizzati, si scopre che, in fondo, anche l'oggetto più artificiale è scomponibile in elementi del tutto naturali: non è, in parole povere, che pura natura.

Con il suo particolare allestimento, che affianca spesso agli oggetti museali in mostra un campione del materiale che li caratterizza, il percorso espositivo intende evidenziare proprio questo: quanta "natura" essi celino, e quanto le loro proprietà, che spesso attribuiamo all'intervento umano, siano invece dovute a processi naturali, e si ritrovino pari pari in natura. In questo modo, la mostra permette al pubblico di soddisfare numerose curiosità.

Visitatrici e visitatori potranno così scoprire che la fluorescenza giallo-verde di uno splendido servizio da tavola boemo degli anni '20 composto da caraffa, bicchiere e bicchierino è prodotta dalla presenza, nel vetro, di uranio, del quale all'epoca non si conosceva la pericolosità radioattiva. O che per produrre il sofisticato effetto "bicolore" di alcune verniciature high-tech di automobili di lusso, si utilizzano semplici fiocchi trasparenti di mica - un minerale incolore - , i cui cristalli danno luogo a interferenze luminose mutando il risultato cromatico a seconda dell'angolo di incidenza della luce.

Prendendo ad esempio un telefono da tavolo in bachelite nera modello W 48 dato a noleggio, nel periodo 1948-'70, dalle Poste federali tedesche, la mostra spiega come questa prima plastica inventata dall'americano Leo Hendrik Baekeland nel 1905 derivi indirettamente dal petrolio (tramite la sintesi di fenolo e formaldeide). E come per realizzare la coloritura rosso intenso di una preziosa coppa in vetro rubino proveniente dalla Baviera sia stata utilizzata una vera e propria nanotecnologia ante litteram, fondendo microscopiche particelle d'oro insieme al vetro a 1500 gradi.

L'esposizione prende in considerazione anche l'utilizzo di materie prime vegetali nella produzione di manufatti: ad esempio, quello della canna di bambù - erba alta fino a 30 metri - per costruire sedie a dondolo. Il bambù si presta infatti molto bene a essere piegato in forme circolari: basta scaldarlo e, una volta riportato a temperatura ambiente, mantiene per sempre la sua forma.

A dar vita e voce a un oboe di scuola ceca del XIX secolo provvedono due lamelle di canna comune ripiegate su se stesse, la cosiddetta "doppia ancia". E se per gli pneumatici di un curioso biciclo di fine ‘800 è stato utilizzato lattice di caucciù vulcanizzato con zolfo, oggi la gomma si produce tramite vulcanizzazione di derivati del petrolio.

Infine, la mostra passa in rassegna alcuni materiali da costruzione. L'acciaio COR-TEN dei guardrail dell'autostrada del Brennero, una speciale lega contenente anche rame, cromo e fosforo, non arrugginisce perché di scarsa qualità, anzi: la sua composizione favorisce la formazione di uno strato di ruggine a scopo protettivo. Rispetto all'acciaio il legno - come quello di una trave dello storico palazzo che ospita il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, risalente al XVI secolo, un tempo sede amministrativa dell'imperatore Massimiliano I d'Austria - è più infiammabile, ma in caso di incendio garantisce molto più a lungo la tenuta statica dell'edificio.

Con il suo variegato caleidoscopio di oggetti, "Alles Natur? Pura natura!" si colloca tra gli appuntamenti dell'Anno dell'oggetto museale 2013 - 1000+1 La storia negli oggetti, proclamato dalla Ripartizione Musei della Provincia di Bolzano insieme all'Associazione musei altoatesini per valorizzare presso un ampio pubblico le storie, personali e collettive, che gli oggetti espositivi custodiscono.

La mostra è stata inaugurata questa mattina (12 novembre) dal  presidente della Provincia, Luis Durnwalder, dal direttore del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, Vito Zingerle, da Karin Dalla Torre, direttrice della Ripartizione Musei della Provincia, e dal curatore dell'esposizione Benno Baumgarten.

Nel corso del suo indirizzo di saluto il presidente Durnwalder ha sottolineato l'importanza del Museo di Scienze per avvicinare il pubblico alla natura ed alle sue meraviglie. "In particolare la mostra inaugurata oggi vuole unire in sé l'arte e le scienze naturali e si propone di ricreare un contatto tra l'uomo e la natura, fornendo una serie di informazioni preziose sulla struttura e sui materiali che compongono gli oggetti.

In questo modo la struttura museale va al di là del suo tradizionale ruolo di esposizione di oggetti e reperti per coinvolgere i visitatori in una vera e propria avventura scientifica". Al termine del suo intervento Durnwalder ha elogiato il lavoro svolto dal direttore del Museo, Vito Zingerle, e dal suo team di esperti.

La mostra temporanea "Alles Natur? Pura Natura!" del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige è aperta al pubblico dal 12 novembre 2013 all'8 giugno 2014 tutti i giorni, escluso il lunedì (e 25 dicembre, 1° gennaio e 1° maggio), dalle ore 10 alle 18. I prezzi d'ingresso sono i seguenti: 4 euro adulti, 3 euro ridotti, 8 euro biglietto famiglia, 5 euro biglietto combinato (mostra + visita al museo). I bambini fino ai 6 anni entrano gratis.

L'esposizione prevede anche un programma didattico di contorno. Nella primavera 2014 avranno luogo due conferenze con altrettanti professori universitari. Il 13 marzo il fisico teorico austriaco Herbert Pietschmann (Università di Vienna) illustrerà il suo punto di vista sull'essenza della materia, il 2 aprile Vincenzo Sglavo, docente di Scienza e tecnologia dei materiali all'Università di Trento, parlerà del vetro.

Proprio per sperimentare e lavorare con il vetro sono previsti dei laboratori, suddivisi per fasce d'età dei partecipanti, che si terranno a gennaio e febbraio 2014 presso il centro specializzato di formazione Vetroricerca Glas & Modern a Bolzano. Al termine, i lavori dei partecipanti formeranno una piccola esposizione allestita al museo.

Per informazioni e iscrizioni contattare il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, http://www.museonatura.it/.

Informazioni sulle attività didattiche proposte sono consultabili sul sito web del museo http://www.museonatura.it/ o chiamando lo 0471 412975 (mar-ven, ore 9-15).

FG

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