Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Dalla Giunta: Priebke, patto generazionale, certificazione energetica

"Nessuno ci ha mai chiesto di seppellire Priebke in Alto Adige, e in ogni caso da parte nostra la risposta sarebbe stata negativa". Il presidente Luis Durnwalder ha commentato così alcune indiscrezioni apparse negli ultimi giorni sugli organi di stampa, per poi illustrare alcuni degli altri argomenti trattati oggi (4 novembre) dalla Giunta provinciale.

Sepoltura di Priebke

Il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, ha voluto fare chiarezza sulle notizie apparse nei giorni scorsi sugli organi di stampa secondo cui la salma del defunto gerarca nazista Erich Priebke potrebbe essere sepolta in Alto Adige. "Nessuno ha mai avanzato una richiesta del genere - ha commentato Durnwalder - e in ogni caso la Provincia non avrebbe mai dato il proprio assenso. Priebke è giusto che venga seppellito dove è nato oppure dove ha vissuto: di certo non in Alto Adige".

Patto generazionale

L'esecutivo di Palazzo Widmann è tornato a discutere del patto generazionale. Si tratta della possibilità offerta a lavoratori e lavoratrici di età non inferiore ai 60 anni, o a non più di tre anni dal raggiungimento della pensione, di ridurre volontariamente il proprio orario di lavoro di una quota compresa tra il 25% e il 50%. Lo stipendio verrà decurtato di conseguenza, ma la riduzione non avrà effetto sui contributi previdenziali, che continueranno ad essere "tarati" sull'orario pieno. La differenza, infatti, sarà a carico del datore di lavoro, il quale sarà obbligato a investire i fondi risparmiati per coprire i costi relativi all'assunzione di giovani disoccupati e persone appartenenti ad altre categorie. "Per dare concreta attuazione almeno ad una parte del provvedimento - ha spiegato Luis Durnwalder - è necessario che l'intesa venga sottoscritta dai sindacati, alcuni dei quali chiedono di dare priorità alla stabilizzazione dei precari che lavorano già all'interno della pubblica amministrazione. Con questa modifica, però, si andrebbe a perdere il senso stesso dell'esistenza di un patto fra generazioni".

PPP per Castel Montani

Castel Montani di Sopra è uno dei due castelli di proprietà della Provincia che si trova nel Comune di Laces, all'imbocco della Val Martello. Il maniero, la cui costruzione risale al 13esimo secolo, necessita di urgenti e ingenti lavori di ristrutturazione, e la Giunta provinciale ha deciso di puntare sulla formula del PPP (Public Private Partnership). "Alcuni privati hanno manifestato il proprio interesse - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - e stiamo pensando di ideare un bando offrendo il diritto d'uso del castello per un periodo di 99 anni. Tutto ciò a patto che i privati si impegnino non solo a coprire le spese di risanamento e ristrutturazione, ma anche a mettere a disposizione della collettività la cappella presente all'interno del maniero".

Rete monitoraggio avvoltoi

La Provincia di Bolzano ha deciso di aderire alla proposta nata dal direttore del Parco nazionale dello Stelvio per creare una rete per monitorare e salvaguardare gli avvoltoi in tutto il Nord-Italia. Le regioni interessate, oltre alle province di Trento e Bolzano, sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta.

Certificazione energetica

Via libera della Giunta provinciale ad una procedura semplificata, e decisamente più economica, per la certificazione energetica degli edifici di vecchia costruzione. Secondo le direttive nazionali ed europee recepite dalla Provincia di Bolzano, infatti, l'obbligo di analizzare e certificare i consumi degli edifici è previsto anche per chi vende o affitta un appartamento. "Il problema - ha spiegato il presidente Durnwalder - riguarda soprattutto gli edifici di vecchia costruzione non ancora riqualificati dal punto di vista energetico, ovvero quelli appartenenti alle categorie D, E, F e G. Per ottenere la documentazione di legge è necessario rivolgersi a tecnici ed esperti in materia di certificazione energetica, con spese che possono toccare anche i 1.500 euro, ma la Provincia ha deciso di affidare questo compito all'Agenzia CasaClima: i costi a carico del cittadino sarebbero di appena 150 euro, e la procedura prevederebbe una modulistica notevolmente semplificata. Per il via libera definitivo del provvedimento - ha concluso Durnwalder - occorre solo attendere l'ok da Bruxelles".

mb


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