News 2015
Durnwalder incontra il Console generale degli Stati Uniti
I nuovi scenari legati all'allargamento dell'Ue, i problemi delle minoranze in Europa e una possibile collaborazione tra lo Stato di Washington e l'Alto Adige nella sperimentazione nei settori di frutticoltura e viticoltura: questi alcuni dei temi discussi oggi dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con Douglas McElhaney, Console generale degli Stati Uniti, in visita a Bolzano.
L'incontro a Palazzo Widmann, nell'ufficio del Presidente, è durato circa un'ora: Durnwalder ha illustrato al Console americano in Italia le prerogative e l'attività della Provincia di Bolzano nei vari settori. Douglas McElhaney, in visita in regione, ha voluto sottolineare che l'Alto Adige continua a rappresentare un modello per altri Paesi e si è mostrato molto interessato ai rapporti della Provincia con l'Europa e in particolare alle forme di collaborazione all'interno dell'Ue.Durnwalder ha tratteggiato al Console generale le conseguenze che l'allargamento dell'Unione potrà avere sull'area alpina e ha sottolineato tra i punti prioritari un nuovo ruolo delle Regioni e la tutela delle minoranze. L'ospite americano ha chiesto inoltre informazioni sull'economia locale e ha avviato con Durnwalder il discorso su una possibile collaborazione tra lo Stato di Washington e l'Alto Adige, attraverso il Centro di sperimentazione "Laimburg", nei settori della frutticoltura e della viticoltura. I contatti verranno approfonditi dalla Provincia, anche sul fronte dell'offerta turistica delle Dolomiti, con ulteriori incontri a livello di diplomazia americana.
Prima di giungere a Milano come Console Generale degli Stati Uniti d’America, Douglas McElhaney e' stato Incaricato d'Affari a Parigi. Nel corso della sua carriera ha ricoperto tra l'altro incarichi in Africa, a Lisbona e alla Missione Americana presso la Nato. Vicerappresentante permanente degli Stati Uniti presso la Nato e l'Osce al Dipartimento di Stato dal 1993 al 1995, Mr. McElhaney e' stato Consigliere per gli Affari politico-militari all’Ambasciata americana a Roma dal 1989 al 1993.
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