Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Diversity4Kids: Imparare a scuola il dialogo interculturale e la diversità

Con il progetto "Diversity4Kids" (D4K) il GECT Euroregione e l'Accademia europea di Bolzano, Eurac. intendono avvicinare in modo ludico gli alunni tra gli 8 ed i 14 anni al tema della diversità. A tal fine vengono proposti metodi didattici innovativi per trattare temi della diversità, del dialogo interculturale, della convivenza e della tolleranza. L'obiettivo è di favorire la convivenza nelle classi prevenendo fenomeni di mobbing e xenofobia con l'intento di preparare le nuove generazioni a vivere in una società pluralistica. Il programma didattico per le scuole è stato presentato oggi, venerdì 4 ottobre, a Bolzano. Le scuole elementari e media sono invitate ad aderire all'offerta formativa.

Hanno presentato il progetto per l'interculturalità "Diversity4Kids". Da sx: D.Masè (Scuole Medie"E.Fermi" BZ), E.Vettori (GECT-BZ), E.Moretto (esperta giochi), M.Röggla (Eurac-BZ) Foto:A.Gluderer

Come ha ricordato Emilo Vettori, "Diversity4Kids" è un progetto di cooperazione transfrontaliera, cofinanziato dal Programma INTERREG IV, che affonda le proprie radici nell'"Agenda di impegni per il confronto e la cooperazione transfrontaliera su politiche interculturali" nell'ambito del GECT Euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino, sottoscritta dagli assessori provinciali competenti delle tre realtà territoriali il 3 novembre 2011. Con il docmento è stato dichiarato l'intento di realizzare azioni condivise volte alla promozione di un'apertura culturale sotenendo a tal fine progetti per sviluppare idee ed iniziative in linea con le Poltiche Europee nel campo dell'integrazione e del dialogo interculturale.
Il progetto vede la partecipazione di 6 Partner da 4 regioni diverse (il Land austriaco del Tirolo, le Province autonome di Bolzano e di Trento e la Provincia di Udine). 

In Alto Adige il GECT "Euregio" e l'Istituto sui Diritti delle Minoranze dell'EURAC nell'ambito del progetto "Diversity4Kids" hanno predisposto un programma didattico articolato da proporre oltre le normali lezioni frontali, avvalendosi anche della consulenza di esperti della Libera Università di Bolzano, di associazioni quali ad esempio l'OEW. Alle classi delle scuole elementari e medie viene così offerta la possibilità di prenotare un intervento gratuito (per un totale disponibile a livello altoatesino di 35 unità) della durata di 1-2 ore di lezione. Gli interventi, che prevedono il ricorso a metodologie didattiche innovative (laboratori teatrali e biografici, giochi di ruolo e approcci narrativi), permettono di confrontarsi in modo ludico con il tema della diversità.

Da anni la migrazione è entrata a far parte della realtà quotidiana della popolazione dell'Euregio, così Vettori, cosicché la diversità che ne scaturisce rappresenta una sfida ma anche un'opportunità. I luoghi di apprendimento devono, che presentano sempre più classi eterogenee per provenienza, pertanto, saper essere ‘scuole della diversità' per preparare gli alunni a vivere in un mondo sempre più globalizzato.
Come ha ricordato Marc Röggla dell'Istituto sui diritti delle minoranze dell'Accademia Europea di Bolzano, Eurac, in Alto Adige il 9,2 per cento dei bambini hanno background migratorio (un valore che pone la provincia di Bolzano nella media europea) e di questi tra il 3 e l'8 per cento frequentano le scuole di lingua tedesca, mentre il 20 per cento di loro frequenta quelle di lingua italiana. Tale presenza comunque non risulta essere probleamtica.
Il progetto Diversity4Kids, come ha proseguito, si ricollega alle esperienze positive realizzate con il gioco di ruolo Spacemigrants 2513 (junior.eurac.edu/it/activities/from15Years/SpaceMigrants.Html ), pur con un kit metodologico diverso e più articolato, va a soddisfare un desiderio e una necessità che le autorità scolastiche e il corpo insegnante hanno più volte espresso.

Daniele Masè, professore e responsabile per l'intercultura della Scuola Media in lingua italiana "E. Fermi" del quartiere Oltrisarco a Bolzano ha raccontato sulla base della sua esperienza quotidiana come vengono affrontati oggi nella scuola i temi dell'integrazione e della diversità e descrivendo in modo chiaro le sfide per il futuro. A tal riguardo ha sottolineato l'importanza della collaborazione in seno alla scuola fra dirigenti, insegnanti e genitori e quindi dell'apporto delle associazioni.

La conduttrice di giochi Elisabetta Moretto ha sottolineato come i metodi ludici e narrativi (Storytelling, horal history) nell'ambito di "laboratori protetti", che non producono giudizio, sono particolarmente adatti per incoraggiare bambini con valori ed interessi diversi ad aprirsi reciprocamente e a conoscere meglio la priopria identità ed anche a giungere alla consapevolezza dei propri pregiudizi. Ha, quindi illustrato i singoli prodotti. 

Nei Laboratori teatrali vengono offerti diversi moduli, a seconda dell'età degli alunni e delle alunne, pensati per aiutare a comprendere ed accettare l'unicità e la diversità in se stessi e negli altri. Attraverso il teatro gli studenti vengono stimolati a mettersi nei panni dell'altro , a superare i pregiudizi e ad accettare la diversità come arricchimento.

Attraverso i Laboratori biografici, pensati per le diverse fascie di etá, gli studenti e le studentesse sono incoraggiati a sviluppare le basi della propria „consapevolezza biografica " con l'obiettivo di affermare la propria individualità in relazione agli altri e ad accettare positivamente la diversità. Elementi centrali dei laboratori biografici sono il ricorso a metodi creativi per stimolare i ricordi, la narrazione, la riflessione e la valorizzazione delle esperienze, sottolinea Moretto.

Il gioco di ruolo "Festa di compleanno" è pensato per sensibilizzare gli studenti e le studentesse della fascia di età tra gli 11 e i 14 anni ai temi della diversità e dell'emarginazione. In modo ludico, gli studenti e le studentesse svolgono ruoli diversi e provano diversi modelli di azione, sperimentando cosa si prova ad escludere e ad essere esclusi. In questo modulo, le emozioni giocano un ruolo centrale e sono direttamente correlate allo sviluppo delle competenze sociali.

Con le Storie della diversità i facilitatori accompagnano gli studenti e le studentesse in un viaggio narrato sul tema della diversità culturale, offrendo la possibilità di scegliere tra una serie di racconti, selezionati con un concorso letterario dal titolo "Storie della diversità". A conclusione delle attività segue un momento di riflessione e di discussione tra il facilitatore e i partecipanti.
Da un omonimo concorso con i racconti presentati sarà predisposto un CD audio letti da lettori esperti, da distribuire quindi grautitamente nelle scuole. Inoltre è in fase di predisposizione un DVD a cura dell'Eurac che mostra i bambini nelle loro attività quotidiane anche nel tempo libero.
Vettori, da parte sua, ha ricordato il valore aggiunto del progetto che ha portato alla formazione di "facilitatori".
Come ha detto Röggla, sulla base delle esperienze raccolte nelle scuole, vi sarà un valutazione del progetto e l'elaborazione successiva. esiti e materiali didattici saranno presentati nell'ambito di un incontro ufficiale a livello Euregio nel giugno 2014. Si conta di preoseguire il progetto affidandolo con tutta probabilità alla sezione Eurac junior o alle associazioni.

Le scuole interessate a prenotare uno dei 35 interventi di 1-2 ore a disposizione delle scuole elementari e medie altoatesine di lingua italiana, tedesca e ladina, possono rivolgersi ai seguenti contatti:

Marc E. Röggla Accademia Europea Bolzano - Viale Druso 1, Bolzano, tel. 0471 055 229 - fax 0471 055 299
e-mail: Marc.Roeggla@eurac.edu

Emilio Vettori - GECT "Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino", Viale Druso 1, Bolzano, tel.0471402026 e-mail: emilio.vettori@europaregion.info

INFO
http://www.diversity4kids.eu/  http://www.europaregion.info/de/schulprojekt-integration-diversity4kids.asp

SA

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