Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Ricerca idrogeno e strutture a Merano: siglata collaborazione con la Russia

La cooperazione fra l'Alto Adige e la Russia compie due importanti passi avanti attraverso altrettanti accordi siglati oggi (2 ottobre) a Bolzano. Il primo riguarda la collaborazione nella ricerca sull'utilizzo dell'idrogeno, il secondo prevede la rinascita del Centro russo a Merano.

Due importanti intese siglate a Bolzano: da sinistra, Luis Durnwalder, Vladimir Jakunin e il sindaco meranese Günther Januth (Foto: SerCom/mb)

Con l'accordo firmato dal presidente Luis Durnwalder, dal presidente del Centro Borodina Vladimir Jakunin e dal sindaco di Merano Günther Januth il Comune si impegna a cedere alla Provincia il complesso storico di Zarenbrunn, a fine Ottocento sede della Fondazione Borodina a Maia Alta a Merano, che viene poi destinato alla nuova associazione russa fondata nel 2009. Diventerà il nuovo Centro russo a Merano e svilupperà le attività della comunita russa in Alto Adige. "Puntiamo a farne il punto di riferimento per consolidare i rapporti con la Russia nel settore culturale e artistico, nel settore scientifico ed educativo, in quello socioassistenziale e nel settore turistico ed economico, dove l'attenzione per il nostro territorio è notevole", ha sottolineato il presidente Durnwalder.

Il sindaco Januth ha ricordato che il Comune aveva salvato dall'asta il complesso pagando circa 2 miliardi di lire negli anni '90: attualmente fungeva da centro culturale della comunità ortodossa russa di Merano, con chiesa e biblioteca (che resteranno aperti al pubblico), nonché sede di casa di riposo e alloggi per anziani. Ora "questo accordo sancisce una continuità storica: la tradizione della presenza russa a Merano riprende grazie alla nuova destinazione dello Zarenbrunn." Dopo la decisione di trasferire gli ospiti della casa di riposo di Villa Petersburg, facente parte del complesso, i 6,84 milioni di euro che il Comune incasserà dalla cessione immobiliare alla Provincia saranno impegnati nella realizzazione di infrastrutture in ambito sociale (alloggi per persone anziane, case di riposo). Una soluzione alternativa è già stata individuata a Merano con 90 posti letto per lungodegenti a Martinsbrunn.

Il secondo accordo siglato a Palazzo Widmann fa da apripista alla cooperazione scientifica fra Provincia e Russia nell'utilizzo di idrogeno "verde". Lo hanno firmato Durnwalder e Jakunin nella sua veste di presidente delle Ferrovie russe. "La tecnologia a idrogeno è essenziale nella tutela ambientale", ha detto l'ospite russo. Gli ingegneri delle Ferrovie di Stato sono da tempo al lavoro nel settore e un accordo con il Centro di Bolzano, che nei primi mesi del 2014 avvierà la produzione, è positivo e da sostenere secondo Jakunin. L'attivitá di ricerca si svilupperà lungo 3 direttrici: l'utilizzo dell'idrogeno come carburante per veicoli, lo sviluppo di tecnologie che combinano idrogeno con carburanti fossili, la possibilità di immagazzinare grandi quantità di energia residua. "La collaborazione nella ricerca nella mobilità è molto interessante perché i tecnici russi sono già molto avanti nel settore e nello sviluppo di nuovi prototipi ", ha osservato Walter Huber, direttore dell'impianto a Bolzano sud.

pf

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Il Presidente Jakunin illustra l'importanza della collaborazione tra Mosca e Merano

Il Presidente Durnwalder spiega il valore degli accordi tra Alto Adige e Russia

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