Giornata dell’Autonomia 2014

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Fine legislatura/4 Bizzo: piano di e-government cambia la PA

Nei prossimi mesi e anni prosegue l'investimento nella modernizzazione della macchina amministrativa, che garantisce qualità dei servizi e competitività delle imprese: "Gli strumenti sono il Piano e-government 2014, la riorganizzazione informatica, il potenziamento dell'infrastruttura con il nuovo Data center, l'introduzione dell’open source", ha spiegato l'assessore provinciale Roberto Bizzo oggi (25 luglio) nell'appuntamento di fine legislatura all'ex Alumix di Bolzano.

Bizzo: un fine legislatura con misure importanti nell'informatica

Il cambio di passo nella Pubblica amministrazione deve puntare a due risultati, ha ricordato Bizzo, che è competente anche per l'informatica: "una semplificazione per cittadini e imprese nonché una maggiore efficacia degli interventi, che riduce le spese e libera risorse per gli investimenti strategici. E l'informatica è uno strumento straordinario per cambiare i processi e velocizzare le risposte ai bisogni dei cittadini." Bizzo ha ricordato i 4 passi avviati su questa strada: il piano e-government, la riorganizzazione informatica, il potenziamento dell'infrastruttura con il nuovo Data center, l'introduzione dell'open source negli enti pubblici.

"Abbiamo iniziato un ambizioso processo di riorganizzazione per creare un unico polo informatico tra Ripartizione Provinciale ed Informatica Alto Adige. Questo processo di sinergia va completato nel 2014: già adesso abbiamo ben 40 servizi di E-Government fruibili direttamente via internet e, con gli investimenti fatti, nella prossima legislatura aumenteranno in modo esponenziale", ha spiegato Bizzo. Già oggi il 22% degli altoatesini ricorre a questo tipo di modalità per l'esecuzione e il completamento di pratiche burocratiche. In quest'ottica un ruolo fondamentale è svolto dalla Carta provinciale dei servizi (CPS), che garantisce l'identità elettronica di ogni cittadino e già consente di accedere ad una serie di servizi, tra cui: comunicazione rapporti di lavoro online (290mila contatti nel 2012), Borsa Lavoro (23.200 tra annunci di ricerca e offerte d'impiego), Borsa di studio e rimborso spese universitarie per studenti (16mila), 5884 visure catastali online, 4521 pagamenti IMU online, 1333 tariffe comunali online.

Per evitare doppioni, coordinare meglio le risorse, garantire un potenziale risparmio per l'ente pubblico, l'Assessorato ha avviato il processo di creazione del nuovo polo informatico attraverso l'accorpamento in un unico organigramma degli uffici della Ripartizione provinciale Informatica con la Società Informatica Alto Adige (Siag). Entro il 2014 dovrà essere consolidato il passaggio di una parte delle competenze operative alla Siag, mentre alla Ripartizione Informatica resteranno la programmazione strategica ed il demand management (gestione delle richieste).

Il direttore della Ripartizione informatica Kurt Pöhl ha ricordato che l'Alto Adige farà passi avanti anche grazie alla nuova infrastruttura del Data Center - realizzata con un lavoro di squadra da Provincia, Comuni, Regione, settore della Sanità e Siag - "che permette di ampliare i servizi, garantire prestazioni affidabili ai cittadini, facilitare l'attività amministrativa e aumentare la disponibilità e la sicurezza dei dati." Oltre a un non trascurabile risparmio, ad esempio, di 60mila euro l'anno nei costi dell'energia. Infine nelle ultime settimane è partita l'operazione che introdurrà l'open source nella Pubblica amministrazione altoatesina in base a un accordo tra Provincia, Azienda sanitaria e Consorzio dei Comuni: un sistema informatico omogeneo e meno rigido e una prima riduzione di costi per 600mila euro di licenze risparmiate. La migrazione avverrà in maniera graduale e interesserà circa 7mila postazioni di lavoro dell'Amministrazione provinciale e 5mila della sanità pubblica. E' previsto che il passaggio dal pacchetto MS Office al software libero LibreOffice avvenga nell'arco dei prossimi tre anni. L'uso e l'acquisto di MS Office viene ridotto al minimo indispensabile (500 licenze al massimo nell'amministrazione provinciale).

pf


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