Giornata dell’Autonomia 2014

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Fine legislatura/2 Bizzo: accordo finanziario con il Governo, nuovo rapporto con Comuni

"Dobbiamo aggiornare l’accordo sull’autonomia finanziaria tra Provincia e Governo e seguire 3 obiettivi: dare certezza alle entrate e ai flussi finanziari della Provincia, partecipare al consolidamento del bilancio statale attraverso assunzione di nuove competenze e dei relativi costi, ampliare gli spazi di autonomia tributaria": così l'assessore provinciale Roberto Bizzo ha sintetizzato oggi (25 luglio) il futuro dell'autonomia finanziaria.

Nuovo accordo con il Governo sul finanziamento dell'autonomia: Bizzo al Colloquio nel'ex Alumix

Il lavoro non è finito: il motto scelto dall'assessore Bizzo nel Colloqui di fine legislatura all'ex Alumix di Bolzano vale anche per gli indirizzi futuri dell'autonomia. "L'obiettivo centrale dei prossimi mesi e soprattutto della prossima legislatura - ha detto Bizzo - sarà la ridefinizione dei rapporti finanziari tra l'autonomia e lo Stato. Dobbiamo innovare l'autonomia e contribuire ad un autogoverno moderno del territorio." È quindi necessario aggiornare l'Accordo sull'autonomia finanziaria tra Provincia e Governo, con 3 obiettivi: "Dare certezza alle entrate e ai flussi finanziari della Provincia, partecipare al consolidamento del bilancio statale attraverso assunzione di nuove competenze e dei relativi costi, ampliare gli spazi di autonomia tributaria", ha aggiunto Bizzo. L'Accordo di Milano ha anticipato molti cambiamenti, ha dato un'impostazione corretta ai rapporti finanziari e fiscali, ma non si è arrivati alla sua completa applicazione: con un nuovo Accordo - quell'accordo di Bolzano preannunciato dal premier Letta - "la Provincia potrà usare il bilancio come strumento delle politiche di sviluppo e della crescita", ha sottolineato l'assessore. L'autonomia si evolve anche utilizzando al meglio il principio di sussidiarietà, "il che presuppone più spazi di manovra e risorse lasciati alla responsabilità dei Comuni e una revisione delle modalità di finanziamento delle città, a cominciare dal capoluogo", ha osservato Bizzo.

Il direttore della Ripartizione finanze Eros Magnago ha ricordato il calo costante del bilancio provinciale dal 2009 dovuto al minor gettito tributario e alle misure statali di contenimento. Negli ultimi 2 anni, tenendo conto delle diverse manovre e dei sacrifici imposti ai Comuni, sono state accantonate risorse per 500 milioni di euro. È evidente che per far fronte a questa situazione è stato necessario rivedere il bilancio provinciale, cercando di limitare al minimo i tagli lineari e stabilire invece delle priorità: "La Provincia reagisce con interventi mirati per contenere la spesa corrente e incentivare gli investimenti." Nel 2013 si è aperta la concertazione con le parti sociali per individuare gli ambiti in cui intervenire sulla spesa corrente (3,5 miliardi di euro) anziché sugli stipendi del personale. La spesa pubblica, ha ricordato l'assessore Bizzo, va analizzata per capire l'impatto, l'efficacia, i possibili risparmi e le aree dove investire in modo strategico: "E uno dei provvedimenti avviati è la fine dei contributi a pioggia, a sportello, per passare a contributi mirati, a bando."

Resta infine prioritario l'intervento di riduzione della pressione fiscale sui tributi gestibili dalla Provincia: esenzione dal pagamento dell'addizionale IRPEF per i redditi fino a 15mila euro, mentre per i redditi sopra i 15mila euro l'aliquota dell'addizionale regionale è fissata al 1,23%. Per i cittadini con reddito non superiore ai 70mila euro e con figli a carico spetta una detrazione di 252 euro per ogni figlio. Riguardo all'IRAP, l'aliquota "base" in Alto Adige viene mantenuta al 2,98% (la più bassa a livello nazionale), nel 2012 si sono aggiunte ulteriori agevolazioni per le imprese "virtuose" (se aumentano il personale a tempo indeterminato e se investono in ricerca & sviluppo hanno un'aliquota ridotta al 2,5%). Nel 2013 sono arrivati altri sostegni dalla Provincia: per la prima volta IRAP azzerata per i nuovi insediamenti di imprese nei primi 5 anni di attività, voucher di conciliazione famiglia-lavoro (a tutti i contribuenti che assegnano ai propri dipendenti dei buoni per la conciliazione famiglia-lavoro per un minimo di 500 euro annui, spetta una detrazione di 20mila euro dal valore della produzione netta IRAP per ciascun dipendente beneficiario, detrazione che sale a 30.000 euro per ciascun dipendente beneficiario se i soggetti IRAP ottengono anche il certificato "audit famiglia e lavoro"). Infine, non trascurabile, il bollo auto: dal 2009 è prevista una riduzione del 10%, dal 2013 è in vigore una ulteriore riduzione del 10% della tassa automobilistica per gli autoveicoli "Euro 5" e quelli ad alimentazione "ecologica" (Gpl, metano, elettrica, idrogeno, ibrida).

pf


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