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Alto Adige Finance si presenta: sostegno a pubblico e privato, ma non a pioggia

Una dotazione di 250 milioni di euro dalla Regione, una struttura snella, interventi concordati con la Giunta provinciale per incentivare equamente progetti nel pubblico e nel privato, mirati e non a pioggia: sono i tratti salienti di Alto Adige Finance Spa che oggi (21 giugno) a Bolzano si è presentata alle parti sociali. Gli assessori Roberto Bizzo e Thomas Widmann puntano sull’apporto di idee di imprenditori e sindacati per rispondere meglio alle esigenze di aziende e lavoratori. I primi due finanziamenti: l'export e la banda larga.

L'assessore Bizzo durante la presentazione, al tavolo da sinistra Manuela Defant, Peter Oberparleiter, l'assessore Thomas Widmann, il direttore di Ripartizione Eros Magnago

Alla "prima" di Alto Adige Finance all'hote Laurin, davanti ai rappresentanti dell'economia e del lavoro, l'assessore Roberto Bizzo ha ricordato che la Giunta provinciale ha costituito Alto Adige Finance non solo per la disponibilità finanziaria garantita dalla Regione con 250 milioni di euro, "ma anche per l'esigenza di cambiare il metodo con cui il pubblico deve rapportarsi al privato." Cambiare metodo, secondo Bizzo, significa allontanarsi dal sistema dei contributi diffusi e passare ai sistemi più mirati di sostegno, più efficaci, che incentivino i comportamenti virtuosi. "La nuova Spa individua questi strumenti e dal confronto con le associazioni economiche e con i sindacati raccoglie spunti per intercettare al meglio le esigenze delle imprese e le sostiene." Si tratta di investire nel territorio, ma con somme che dovranno rientrare e che configurano un rapporto, ha concluso Bizzo, "in cui la Provincia diventa partner e non un bancomat."

Nelle intenzioni della Giunta provinciale, che mantiene una funzione di controllo e supervisione, la nuova Spa dovrà essere una società snella, che collabora con le banche e gli operatori economici specializzati per mettere in circolo risorse in grado di facilitare la ripresa economica e creare nuova occupazione. In tal senso Alto Adige Finance, ha ricordato l'assessore Thomas Widmann, "si muoverà su vari piani per favorire l'accesso al credito. Due finanziamenti sono già stati definiti dalla Giunta: il sostegno all'export con capitale e annesso fondo di garanzia nonché 50 milioni di euro ai Comuni per la copertura dell'ultimo miglio della banda larga. Le prossime misure saranno discusse con le parti sociali."

Alla presentazione ha partecipato anche il CdA di Alto Adige Finance, guidato dal presidente Peter Oberparleiter, manager della multinazionale GNK, e composto da Eros Magnago (Ripartizione provinciale finanze) e Manuela Defant (BLS). Oberparleiter, che ha accettato l'incarico a a titolo gratuito, ha ricordato che la società ha un capitale di 200mila euro e che i 250 milioni gestiti sono la concessione di un credito da parte della Regione, da resitituire in 15 anni: "Diventa quindi essenziale promuovere gli interventi che rappresentano un plusvalore per l'economia e il territorio, cercare l'equilibrio tra il sostegno a progetti del settore pubblico e del privato." Lo statuto e gli ambiti di azione di Alto Adige Finance sono stati illustrati da Magnago, che ha definito la Spa "uno strumento di sistema già collaudato in molte altre Regioni." Tra le misure possibili figurano la costituzione di fondi di rotazione, prestiti partecipativi per progetti finalizzati al finanziamento delle imprese, assunzione di mutui, prefinanziamenti per progetti strategici con ricadute sulla collettività. 

 

pf

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