Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Presentato l'opuscolo sulle “Decisioni terapeutiche nei pazienti terminali”

Si è svolta questo pomeriggio presso la Casa Kolping a Bolzano la presentazione delle raccomandazioni per le collaboratrici ed i collaboratori della sanità e del sociale in Alto Adige sulle “Decisioni terapeutiche nei pazienti terminali e gestione delle direttive anticipate di trattamento”.

È stato presentato oggi pomeriggio (17 giugno) alla presenza del presidente del Comitato etico provinciale, Herbert Heidegger, l'opuscolo "Rivedere gli obiettivi terapeutici nei pazienti terminali e gestire le direttive anticipate di trattamento. Raccomandazioni per le collaboratrici e i collaboratori della sanità e del sociale in Alto Adige".

L'opuscolo offre uno strumento di orientamento nelle difficili questioni intorno alle decisioni di fine vita: quando è opportuno rivedere l'obiettivo terapeutico di prolungare la vita del paziente, optando invece per un trattamento che allevii le sofferenze, ma rinunciando ad interventi finalizzati a prolungare la vita? Come si può decidere per il paziente, se questi non è più in grado di decidere autonomamente? Come considerare in modo appropriato le direttive anticipate di trattamento? Come comportarsi in caso di conflitto tra la volontà e il benessere del paziente?

Le esperienze fatte in altri Paesi, in particolare negli Stati Uniti, confermano che il rispetto delle volontà del paziente alla fine della vita non si esaurisce con la mera compilazione di un modulo. Stilare un testamento biologico presuppone una competente consulenza medica a monte: spesso accade che le direttive vengano espresse in modo poco preciso e non sufficientemente incisivo, che siano irreperibili nei casi di emergenza o non vengano tenute in debita considerazione nel momento in cui si deve prendere una decisione di carattere medico.

Occorre percorrere nuove vie: le direttive anticipate di trattamento devono costituire un elemento importante di un processo globale di comunicazione nell'ambito del piano preventivo di assistenza sanitaria in cui il diretto interessato dialoga con i suoi familiari e usufruisce di consulenza medica professionale.

Inoltre è da garantire al paziente un'adeguata offerta consultiva, la reperibilità delle sue volontà nelle situazioni di emergenza e il rispetto delle stesse da parte del medico responsabile.

Anche in Alto Adige le direttive anticipate di trattamento devono diventare parte integrante del sistema sanitario e devono coinvolgere il personale infermieristico, i medici di base, le case di riposo, i medici curanti negli ospedali, ecc.

Decisivo ai fini di tale processo è il riferimento al paziente: le sue volontà e i suoi interessi sono i punti focali dell'attività del dialogo e delle consultazioni. Questo può determinare un cambiamento nella cultura del rapporto col paziente anche oltre il contesto del piano preventivo di assistenza sanitaria.

Nel corso della presentazione il presidente del Comitato etico, Herbert Heidegger, ha affermato che "È assodato che la volontà del paziente è rispettata al meglio quando la stesura delle direttive anticipate di trattamento è inserita e supportata da un processo strutturato di comunicazione.

A tale scopo è necessario che persone anziane o malati cronici ricevano un aiuto tramite offerte di consulenza, ad esempio da parte di medici e del personale infermieristico. Il nostro obiettivo è quello di spiegare come considerare in modo appropriato le direttive anticipate di trattamento nel corso delle decisioni terapeutiche.

L'opuscolo può costituire un orientamento per le collaboratrici ed i collaboratori della sanità e del sociale sui modi per pervenire a delle decisioni terapeutiche eticamente ben motivate nei pazienti terminali".

Le Raccomandazioni sono state elaborate dal gruppo di lavoro "Direttive anticipate di trattamento" del Comitato etico provinciale e sono condivise dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, dall'Ordine dei Medici e dall'Associazione delle Residenze per Anziani dell'Alto Adige come base per il processo decisionale. Questo riconoscimento fa delle "Raccomandazioni" un modello che ha già trovato interesse nelle province limitrofe.

Le "Raccomandazioni" possono essere scaricate dai seguenti siti:

http://www.provincia.bz.it/sanita/comitati/testamento-biologico.asp

http://www.provincia.bz.it/sanita/comitati/2488.asp

Comitato etico provinciale:
http://www.provincia.bz.it/sanita/comitati/comitato-etico-provinciale.asp

Per ulteriori informazioni si può contattare la Segreteria del Comitato etico provinciale presso l'Ufficio formazione personale sanitario, maria.habicher@provincia.bz.it, tel. 0471/418145.

 

FG

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