Economia | 17.06.2013 | 14:38

Dalla Giunta: sviluppo SEL, numeri positivi

L'apertura della seduta odierna (17 giugno) della Giunta provinciale è stata dedicata alla relazione dei vertici SEL sullo stato di salute e lo sviluppo dell'azienda: andamento economico, organizzazione, personale. La Spa ha un valore stimato in 1,5 miliardi di euro, 430 dipendenti, un volume d'affari decuplicato in 8 anni e tariffe molto convenienti per gli utenti altoatesini. Sul fronte delle concessioni idroelettriche, si continua a negoziare per trovare un accordo con le altre società coinvolte.

Il presidente di SEL Spa Wolfram Sparber ha aggiornato la Giunta provinciale, azionista di maggioranza, sulla crescita della società. Tre stime differenti attestano alla SEL un valore di mercato stimato in 1,5 miliardi di euro. Il mutuo di 285 milioni contratto dalla Provincia è dunque più che compensato, "se si pensa che SEL ha già ripianato gran parte della somma e che in tre anni, saldati gli ultimi 50 milioni, avrà estinto il debito", ha spiegato Durnwalder.  

I numeri parlano anche di un positivo sviluppo del volume di affari aziendale, salito dai 56 milioni di euro del 2005 agli attuali 528 milioni grazie anche alla professionalità di 430 dipendenti. Quale dato ulteriore: il risultato operativo, esenti tasse, è passato nello stesso periodo da 3 a 94 milioni; annualmente vengono versati 16 milioni a 22 Comuni per investimenti ambientali; complessivamente SEL ha pagato imposte per 105 milioni di euro; sia nel 2012 che quest'anno SEL ha prodotto investimenti per 60 milioni l'anno. Durnwalder ha riferito poi della rilevazione condotta sui costi della bolletta energetica, con la quale l'Authority certifica che in Alto Adige, con esclusione delle cooperative, SEL ha il prezzo più basso per unità di energia elettrica.

Sulla questione dell'assegnazione delle concessioni delle centrali idroelettriche, il Presidente della Provincia ha infine confermato che le trattative con le parti coinvolte (Venosta, AE, privati) continuano. "Stiamo negoziando alla ricerca di un'intesa a vantaggio di tutti, in modo da evitare un azzeramento delle concessioni e un bando europeo ex novo che aprirebbe le porte ai colossi del settore, anche a seguito dell'ultimo decreto Monti." Nel lungo periodo, l'obiettivo auspicato della trattativa è quello di un'unica società pubblica che si occupi di produzione, distribuzione e commercializzazione dell'energia in Alto Adige.

pf