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Dalla Giunta: sicurezza, no allarmismi ma provvedimenti seri

Nessun allarmismo, no alle estremizzazioni in chiave etnica, ma sì a provvedimenti seri in tema di prevenzione con la collaborazione di tutte le parti in causa. Questa la ricetta avanzata oggi (17 giugno) dalla Giunta provinciale in tema di sicurezza dopo gli episodi e le polemiche degli ultimi giorni.

"La sicurezza è uno dei biglietti da visita dell'Alto Adige, e vogliamo che continui ad esserlo anche in futuro". Il presidente Luis Durnwalder interviene sul tema "caldo" della sicurezza presentando analisi e obiettivi della Giunta provinciale. "Innanzitutto non dobbiamo farci prendere dal panico - ha spiegato - non servono allarmismi. Ma dall'altro lato non dobbiamo neppure ignorare l'aumento degli episodi violenti su tutto il territorio. I fatti di cronaca degli ultimi giorni ci impongono di intervenire subito con provvedimenti seri e concreti, ma senza farci prendere la mano e soprattutto senza scivolare nell'estremizzazione fra gruppi etnici. Occorre rigore ma anche prudenza: non possiamo ridurre il dibattito a una contrapposizione fra locali e stranieri, sarebbe pericoloso".

La ricetta elaborata dall'esecutivo di Palazzo Widmann parte da una più stretta collaborazione fra genitori, comunità locali, forze dell'ordine e istituzioni pubbliche. "Il mio appello - ha sottolineato Durnwalder - è rivolto a coloro che subiscono episodi di violenza o ne sono testimoni: denunciate sempre l'accaduto". Il secondo fronte riguarda invece il problema dell'abuso di sostanze alcoliche, che necessita di interventi di sensibilizzazione sui giovani, e poi vi è la centralità della collaborazione tra gestori dei locali, forze dell'ordine e security privata. "I gestori dovrebbero approntare servizi d'ordine non solo all'interno, ma anche all'esterno dei locali - ha spiegato il presidente della Provincia - e occorre proseguire lungo la strada già intrapresa per quanto riguarda la formazione della security privata".

Per quanto concerne le forze dell'ordine, Durnwalder ha spiegato che "la collaborazione sta funzionando in maniera ottimale, ma sarebbe importante come elemento di dissuasione nei confronti dei maleintenzionati far sentire e vedere di più la presenza di Polizia e Carabinieri sul territorio". Il presidente altoatesino boccia invece l'ipotesi di una sorveglianza video "a tappeto", e conclude spiegando che "la necessità di maggiori controlli è nell'interesse di tutti: dai gestori dei locali ai semplici cittadini".

mb

Le decisioni della Giunta Provinciale 17-06-2013

Il Presidente Durnwalder illustra le strategie per mantenere alto il livello di sicurezza in Alto Adige

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