Giornata dell’Autonomia 2014

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Riforma delle aree produttive, a luglio la discussione in Consiglio

Nuovo passo in avanti per il progetto di riforma delle aree produttive che ha ricevuto l'ok dalla seconda Commissione legislativa e a luglio verrà discusso in Consiglio provinciale. "Sono soddisfatto - commenta l'assessore Widmann - uno dei più grandi progetti di riduzione della burocrazia degli ultimi anni potrà essere approvato entro l'estate".

Con il via libera della competente Commissione legislativa, la riforma delle aree produttive potrà essere definitivamente approvata a luglio, nell'ambito della discussione del Consiglio sulla modifica di una serie di leggi provinciali in materia di urbanistica, tutela del paesaggio, foreste, miglioramento fondiario e attività ricettiva. "Dopo trent'anni - spiega l'assessore Thomas Widmann - potranno finalmente essere aboliti strumenti datati quali l'esproprio e la riassegnazione, adeguando il sistema altoatesino a quello di alcune delle più virtuose regioni europee come il Tirolo e la Baviera. Si tratta di un importante passo in avanti in termini di competitività per tutto il territorio". Secondo la proposta della Giunta provinciale, in futuro l'insediamento delle aziende avverrà attraverso una procedura semplificata con tre soli step.

Il primo riguarderà l'inserimento da parte del Comune della zona produttiva nel piano urbanistico, il secondo consisterà nel piano di attuazione che regolamenta l'utilizzo dell'area, il terzo riguarderà il rilascio della concessione edilizia all'impresa. "L'esproprio diventerà dunque l'eccezione - prosegue Widmann - e potrà essere applicato solo in casi particolari come correttivo di sviluppi sbagliati, per contrastare la frammentazione del territorio, per favorire un utilizzo organico delle superfici produttive oppure per promuovere gli obiettivi della politica economica altoatesina, vale a dire l'imprenditoria locale". L'assessore provinciale, inoltre, risponde alle critiche di chi ritiene che la riforma comprima le competenze dei Comuni in materia di zone produttive.

"Il singolo Comune - ribatte Widmann -continuerà a decidere dove prevedere l'insediamento di attività produttive grazie allo strumento del PUC, e inoltre potrà indirizzare utilizzo e pianificazione delle aree tramite il piano di attuazione. In questa cornice, e a differenza di ciò che è accaduto sino ad oggi, si seguirà poi il principio della libera disponibilità delle aree, e verranno favoriti gli accordi tra proprietari dei terreni e aziende richiedenti con tempi di attesa di pochi mesi, anzichè di anni, per il rilascio della concessione edilizia".

L'assessore, infine, prende atto dello stralcio dell'articolo che avrebbe permesso l'iniziativa di privati per la modifica del piano urbanistico e la creazione di aree produttive. "Questa novità - sottolinea Thomas Widmann - sarebbe stata possibile solo in casi di assoluto consenso all'interno del Comune, e avrebbe previsto una procedura ulteriormente semplificata con una delibera della Giunta comunale e un passaggio unico per modifica del PUC e concessione edilizia. Prima della discussione in Consiglio provinciale rivedremo la proposta cercando una soluzione di maggiore compromesso".

mb


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