News 2015
Durnwalder sulle affermazioni di Sergio Romano sul "Corriere"
Con stupore il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha preso atto delle affermazioni del professor Sergio Romano relative all'Alto Adige in un articolo del "Corriere della Sera" di oggi in cui si analizzano storia e realtà delle regioni a statuto speciale in prospettiva federalista.
Se l’Alto Adige è una delle regioni d’Europa in cui le parole "dolcezza di vivere" hanno ancora un senso, come lo stesso ambasciatore Sergio Romano attesta nel suo articolo, lo si deve all’autonomia e alla pacifica convivenza, grazie alle quali – con l’impegno di molti, a Bolzano come a Roma e Vienna – è stata superata la fase storica dello Stato come avversario: fatta questa premessa, il presidente Luis Durnwalder si dice stupito e amareggiato delle affermazioni riferite all'Alto Adige nell'articolo apparso oggi sul "Corriere della Sera."Durnwalder sottolinea che usare la pesante espressione di "regime di apartheid" significa non conoscere la realtà locale oppure provare un senso di invidia per i risultati raggiunti in provincia di Bolzano: "L'autonomia e la stabilità vanno a vantaggio di tutti i gruppi linguistici - ricorda Durnwalder - e le periodiche rilevazioni statistiche, gli indicatori socioeconomici su disoccupazione e qualità della vita, i progetti in campo culturale dicono molte cose: in provincia di Bolzano siamo giunti, dopo lunghe vicende, a un sostanziale equilibrio non solo politico ma anche demografico."
Il presidente della Provincia sottolinea che in Alto Adige oggi sono cresciute non solo la coscienza di se stessi, l’orgoglio per la propria lingua e cultura, ma anche la convinzione che la vera ricchezza di questa terra è proprio la presenza di più gruppi in dialogo, ciascuno forte in se stesso. Durnwalder ricorda infine che, anche se il cammino non è certo concluso, l’evoluzione dell’autonomia speciale - ancorata a livello costituzionale e con accordo internazionale - viene spesso e da molti citata a modello.
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