Giornata dell’Autonomia 2014

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Ordinamento commercio ko, ma la Provincia si è già mossa sulle aree produttive

La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'ordinamento provinciale del commercio in due punti, quelli riferiti al commercio al dettaglio nelle zone produttive e agli orari di apertura: oggi (15 marzo) è stato depositato il relativo pronunciamento. "La decisione non ci sorprende - commenta l'assessore Thomas Widmann - e del resto nella questione del commercio nelle aree produttive la Giunta provinciale è già corsa ai ripari."

Il pronunciamento della Corte costituzionale in materia di ordinamento del commercio "è quello che si aspettava, vale a dire in senso negativo per l'Alto Adige", commenta l'assessore provinciale Thomas Widmann. Due sono i punti bocciati dalla Consulta, che oggi ha reso note le motivazioni: il primo riguarda la decisione della Giunta provinciale di limitare l'orario di apertura dei negozi a tutela dei piccoli esercizi, giudicata un ingerenza nel diritto alla libera concorrenza e quindi nelle competenze statali. "Su questo punto sapevamo di avere purtroppo poche possibilità di spuntarla perché ci manca l'aggancio politico all'autonomia", spiega Widmann.

Diversa invece la situazione sul secondo punto bocciato, quello del commercio nelle aree produttive che l'ordinamento provinciale ammette solo per poche categorie merceologiche. "Anche a tale proposito la Consulta parla di ingerenza nelle competenze statali, ma non corrisponde al vero: in base allo Statuto di autonomia abbiamo competenza primaria in materia di urbanistica e non intendiamo cederla", chiarisce Widmann. Per questo la Giunta provinciale è decisa a difendere le proprie prerogative e ha già avviato in Consiglio provinciale i passi necessari: mercoledì scorso, infatti, è entrato in vigore un articolo di legge che regola ex novo il commercio al dettaglio nelle zone produttive e che di conseguenza supera anche le argomentazioni alla base della sentenza della Consulta.

L'articolo prevede un'esatta valutazione delle fattispecie (luogo e merce) in cui è ammesso  il commercio nelle aree produttive. "Le relative linee guida saranno ora elaborate dalla Giunta provinciale, che ha un anno di tempo per completarle", spiega Widmann. Fino all'approvazione delle nuove direttive vale un regolamento transitorio uguale alla regolamentazione finora vigente. "Indipendentemente dalla decisione della Corte, quindi, in Alto Adige trova applicazione in tema di commercio al dettaglio nelle aree produttive il vecchio ordinamento del settore", conclude Widmann. E nel frattempo si confida di poter negoziare con il futuro Governo.

pf


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