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“12 mesi intorno al samovar”, conferenza a Merano sulla tradizione russa (16 marzo)

Molto più che un bollitore per fare il tè: nella vecchia Russia, attorno al samovar si svolgevano riti e usanze della vita contadina. Il samovar e la tradizione russa sono i protagonisti di una conferenza in programma il 16 marzo alle ore 15 alla Sala civica di via Huber a Merano, a cura dell’Associazione culturale Rus’ e della Raccolta russo-ortodossa Nadezda Borodina. Ingresso libero.L’iniziativa rientra nell’“Anno dell’oggetto museale 2013” (www.museo2013.it).

Un antico samovar

Il samovar per la vita quotidiana russa era più di un semplice serbatoio per riscaldare l'acqua per il tè. Attorno a questo particolare oggetto, diffusosi in Russia nel XVIII secolo, quando acquisì i suoi elementi caratterizzanti - il rubinetto, il fornello, la caldaia per l'acqua, la piccola teiera in cui veniva lasciato a macerare l'infuso, le maniglie laterali - familiari ed amici infatti si riunivano per chiacchierare, cantare e raccontare favole ai bambini. Il samovar era quindi un vero e proprio focolare che scandiva le ricorrenze del calendario agricolo della vecchia Russia.

Il samovar e le tradizioni, le abitudini, i riti che un tempo segnavano, e in parte segnano ancora, la vita dei russi sono i protagonisti della conferenza "12 mesi intorno al samovar: feste, riti della tradizione russa e favole per i bambini", in programma sabato 16 marzo 2013 dalle ore 15 alle 17 alla Sala civica di via Huber 8 a Merano. Relatrici della conferenza saranno Bianca Marabini Zoeggeler e Marina Mascher, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione culturale Rus' che organizza l'appuntamento in collaborazione con la Raccolta russo-ortodossa Nadezda Borodina di Merano.

Per raccontare usanze e tradizioni, la conferenza muoverà dalla "masleniza", il carnevale russo, con cui si celebrava la fine dei rigori invernali e il ritorno del sole, simboleggiato dai "bliny", le caratteristiche frittelle che ne riprendevano la forma tonda e il colore dorato.

Non mancherà un accenno ai cibi rituali come il "kulich" e la "paskha", tipici della Pasqua ortodossa, o i "prjaniki", biscotti che profumano di miele e spezie mangiati a Natale. Festività cristiane, queste, che spesso si sovrapponevano ad usanze pagane molte più antiche, testimoniando la "dvoeverie", la doppia fede del popolo.

Non mancherà un angolo per i piccoli ospiti, che avranno l'opportunità di ascoltare favole russe (lette in russo, tedesco e italiano) e conoscere giocando musiche e danze tipicamente russe, nonché l'alfabeto russo.

La conferenza è ad ingresso libero e rappresenta il primo di un ciclo di appuntamenti meranesi che l'Associazione culturale Rus' dedicherà alla cultura russa.

L'iniziativa rientra nell'"Anno dell'oggetto museale 2013" (http://www.museo2013.it/), rassegna di circa 90 eventi in oltre 40 musei dell'Alto Adige ideata dalla Ripartizione Musei della Provincia in collaborazione con l'Associazione musei altoatesini per rendere più vicino al pubblico il contenuto di musei e collezioni - gli oggetti espositivi, appunto - con le storie, e la Storia, che essi raccontano. Da qui il motto "1000+1 La storia negli oggetti".

Info: Associazione culturale Rus', tel. 0471 979328, rus.bz@tiscali.it.

FG


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