News 2015
Archiviazione digitale e lavoro in rete
Un convegno organizzato dalla Ripartizione Cultura tedesca, in collaborazione con il Museion, ha aiutato coloro che si occupano di beni culturali a fare chiarezza sull'utilizzo delle nuove tecnologie.
Come impostare la scheda di catalogazione
digitale di un oggetto d’arte? Come strutturare i dati sui beni culturali in modo che possano soddisfare i bisogni informativi del pubblico interessato? In che misura la digitalizzazione è effettivamente necessaria? Queste ed altre domande sono state al centro del convegno „Archiviazione digitale e lavoro in rete", organizzato dalla Ripartizione provinciale Cultura tedesca e dal Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano (Museion) presso la stessa struttura museale.Rappresentanti dei musei altoatesini e di istituzioni e di progetti internazionali, che si occupano della conservazione del patrimonio culturale, si sono confrontati sulla questione pressante delle nuove forme di archiviazione e documentazione di oggetti culturali e di prodotti artistici. Dal punto di vista istituzionale e di politica culturale, il convegno si collocava nel contesto di due grandi progetti: il primo punto di riferimento è costituito dal progetto di catalogazione delle Ripartizioni Cultura tedesca e Beni culturali; il secondo da Vektor – European Contemporary Art Archives (archivi europei d’arte contemporanea), un progetto di ricerca triennale finanziato dall’UE per la messa in rete di archivi dedicati all’arte contemporanea, al quale partecipa Museion.
Nel corso della discussione è emerso chiaramente che è necessario percorrere nuove vie per conservare a lungo termine un patrimonio culturale prezioso, renderlo fruibile al fine della ricerca e parallelamente diffondere per mezzo dei nuovi media le conoscenze raggiunte. Gli interventi si sono inoltre concentrati
sulle questioni legate alla digitalizzazione fotografica: in particolare è stata sottolineata la necessità di una definizione precisa per l’utilizzo delle immagini. Sono stati pertanto segnalati formati diversi e nuove risorse per il restauro delle immagini. Il convegno si è concluso con la constatazione che un’istituzione proiettata verso il futuro non può prescindere dal fare il suo ingresso nell’era digitale. Se le strategie necessarie vengono stabilite di comune accordo e a lungo termine, si potranno trovare e realizzare sinergie efficaci sui punti chiave della ricerca in ambito culturale.MC