Giornata dell’Autonomia 2014

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Widmann: "Sostegno all'economia per uscire rafforzati dalla crisi"

La rigida politica di risanamento dei conti pubblici portata avanti dal governo Monti ha prodotto i suoi effetti anche in Alto Adige. E non solo sul bilancio provinciale, ma anche sul tessuto economico e imprenditoriale. "Il 2012 non è stato un anno facile", ammette l'assessore Thomas Widmann, il quale però non traccia un bilancio negativo. "Con il nostro pacchetto di sostegno all'economia - spiega - abbiamo dato basi ancora più solide ai settori dove già siamo all'avanguardia, gettando inoltre le fondamenta per una nuova ripresa e per contrastare la crisi".

L'anno 2012, per l'economia altoatesina, passerà alla storia per alcune parole-chiave legate all'epoca del governo Monti: risanamento, risparmio, riforme. Anche la Giunta provinciale, infatti, ha dovuto fare i conti con i tagli imposti da Roma, ma non sono state solamente le minori risorse a mettere in pericolo la tenuta del sistema economico "made in Südtirol". Anzi, i timori principali sono arrivati dai decreti sulle liberalizzazioni. "Le trattative con il governo nazionale sono state lunghe ed estenuanti - spiega l'assessore Thomas Widmann - ma ritengo che abbiano dato buoni frutti. Con l'ordinamento provinciale abbiamo voluto tutelare la particolare struttura commerciale altoatesina: a differenza del resto d'Italia, infatti, in Provincia di Bolzano non è possibile realizzare nuovi centri commerciali nelle zone produttive, e le strutture di vendita locali continueranno ad essere sostenute all'interno dei centri abitati. Lo stesso obiettivo lo vogliamo raggiungere con la regolamentazione degli orari di apertura: puntiamo a "proteggere" le nostre piccole aziende dal rischio di eccedere nelle aperture".

Se la "furia liberalizzatrice" del governo Monti ha scosso alle fondamenta il settore del commercio, tutta l'economia ha dovuto fare i conti con la stretta del credito. "A causa della crisi - prosegue Widmann - le banche hanno puntato a minimizzare i rischi nella concessione di crediti, e ciò ha reso molto più difficile per le imprese l'accesso al capitale e ai finanziamenti". Per risolvere la complicata situazione, sono stati organizzati diversi tavoli di lavoro con le banche locali, arrivando anche ad elaborare un sistema più efficiente per le garanzie al credito.

Oltre alle misure più urgenti, la Giunta provinciale ha anche messo in piedi un pacchetto di provvedimenti con 11 strumenti a sostegno dell'economia. A partire dall'azione export, legata anche alla creazione di un fondo ad hoc, per proseguire con l'esenzione IRAP, che aveva già l'aliquota più bassa d'Italia, a favore delle imprese "giovani" e di quelle di nuovo insediamento. Uno dei passaggi chiave del pacchetto di misure a sostegno dell'economia riguarda poi le zone produttive, i cui terreni potranno essere gestiti in maniera più agevole e meno "ingessata" burocraticamente, senza contare la creazione di un fondo per le imprese di nuova creazione, in maniera particolare quelle ad alto contenuto tecnologico, che renderà più agevole l'accesso al capitale.

Tra i provvedimenti spiccano poi il programma di sostegno a favore delle proprietà immobiliari, i contributi per l'affitto di locali, gli incentivi per l'apprendistato e la formazione, il sostegno alla cooperazione e altro ancora. "Il nostro obiettivo - conclude Thomas Widmann - è quello di sostenere il tessuto economico altoatesino e salvaguardare l'aspetto occupazionale. Con il nostro pacchetto di misure crediamo di aver posto le basi affinchè l'economia altoatesina possa lasciarsi alle spalle un 2012 difficile e possa uscire rafforzata dalla crisi".

mb


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