News 2015
Raccolta dati sul turismo: l'Astat replica al settimanale Swz
In merito alle osservazioni critiche contenute nell'ultimo numero del settimanale economico in lingua tedesca "Swz" e riferite alla raccolta dei dati statistici sul turismo negli esercizi alberghieri altoatesini, l'Astat replica con una nota in cui precisa il proprio ruolo e la metodologia seguita.
Di seguito la nota di precisazione dell'Astat, l'Istituto provinciale di statistica.L’Istituto provinciale di statistica della provincia di Bolzano nella conduzione delle indagini statistiche ed elaborazioni dei dati adotta, da sempre, metodologie e strumenti di analisi riconosciuti in ambito nazionale ed internazionale avvalendosi anche di collaborazioni di esperti di settore. La qualità dei lavori dell’Astat sono riconosciuti in ambito nazionale tanto da costituire un esempio per le altre Regioni.
Turismo
L’ASTAT riceve i dati strutturali sul turismo degli esercizi ricettivi alberghieri dal competente “Ufficio turismo, commercio e servizi” dell’Amministrazione provinciale, e quelli degli esercizi ricettivi extralberghieri dai Comuni attraverso una dichiarazione controfirmata dal Sindaco territorialmente competente. Essendo, in entrambi i casi, la finalità statistica derivata rispetto a quella amministrativa, affermare che i dati di struttura non sono credibili, porta ad interpretare che l’”Ufficio turismo, commercio e servizi” assieme ai Sindaci dei comuni altoatesini segnalano il falso nell’esercizio delle loro funzioni.
Per le segnalazioni di arrivi e presenze la dichiarazione viene effettuata dal singolo esercente dell’esercizio ricettivo. Se si ipotizza una non aderenza alla realtà di questi dati viene quindi supposto che ci sia malafede nelle dichiarazioni degli esercenti in questione.
La congettura secondo la quale sono i forti investimenti effettuati negli ultimi anni ad essere la causa indiretta della dichiarazione da parte degli esercizi ricettivi di un maggior numero di arrivi e presenze, non sembra essere suffragata dai numeri. Confrontando, per il periodo maggio settembre 2002, il dato di arrivi e presenze di Bolzano (+5,3%, +4,2%) con quello di Trento (+0,4%, -2,7%) e Tirolo (4,0%, 3,8%) sembra che a determinare l’andamento dei flussi turistici non siano tanto gli “investimenti” realizzati, quanto la composizione dei flussi turistici. In provincia di Trento, dove, in modo analogo a Bolzano, sono stati realizzati interventi di miglioramento qualitativo degli esercizi ricettivi, ma la componente turistica principale è quella interna, è riscontrabile una leggera crescita degli arrivi ed un calo nelle presenze. In Tirolo, dove la struttura dei flussi turistici è maggiormente similare a quella altoatesina (prevalenza della componente estera rispetto a quella nazionale) i tassi di variazione sono stati simili a quelli della nostra provincia, anche in assenza di particolari incentivi di natura fiscale o normativa.
Conto economico
Le differenze tra la precedente e la nuova serie dei conti economici provinciali sono da imputare esclusivamente a due fattori: l’adozione di una nuova metodologia in ambito comunitario (SEC95) resasi necessaria per garantire la confrontabilità a livello europeo e la disponibilità di nuove informazioni. In fase di revisione (rideterminazione) dei conti economici è quindi possibile avere degli scostamenti anche significativi tra due serie costruite con criteri e modalità diversa (vedasi l’Introduzione del volume “Conti economici e attività produttiva in provincia di Bolzano 1990-2000”). I dati degli ultimi due anni di una serie di contabilità economica sono inoltre provvisori e possono essere rivisti negli anni successivi se subentrano informazioni aggiuntive rispetto a quelle utilizzate in fase iniziale. La differenza maggiore tra le due serie Astat si riscontra proprio in uno di questi due anni. In occasione della presentazione del conto economico provinciale il Südtiroler Wirtschaftsring, dopo aver ricevuto una serie di informazioni specifiche sulla modalità di determinazione dei principali aggregati del Conto scriveva (21 giugno 2002): “È effettivamente stupefacente di quante fonti informative diverse dispongano gli istituti di statistica. E se tutto questo viene fatto confluire nei criteri di determinazione del PIL, è da presupporre che i dati pubblicati rispecchino abbastanza fedelmente la realtà.”
pf