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Dalla Giunta: nuovi standard per la chirurgia oncologica

Per garantire la miglior cura possibile, i pazienti affetti da tumore in futuro verranno accolti in centri di competenza: la Giunta provinciale ha approvato oggi (22 ottobre) l'avvio di una procedura di certificazione per i reparti dei singoli ospedali che punta soprattutto sulla necessaria esperienza dei medici e delle strutture in determinate tipologie di intervento.

La Giunta provinciale intende creare i presupposti per l'introduzione di standard qualitativi nella chirurgia oncologica (1400 i morti per tumore annualmente in Alto Adige) negli ospedali sul territorio provinciale. Il progetto, frutto del lavoro di esperti e in collaborazione con strutture all'avanguardia, pone in primo piano la qualità, che diventa parametro di riferimento in tutti i settori secondo le direttive UE. Questo aspetto si collega a una scadenza ormai prossima e cruciale per una zona di confine, quella della libera circolazione del paziente: tra un anno i cittadini potranno recarsi anche in altri Paesi UE per usufruire delle prestazioni sanitarie cui hanno diritto nel loro Paese di origine.

La Provincia ha fatto il punto sul trattamento delle varie forme tumorali negli ospedali del servizio sanitario locale: quanti casi nei singoli reparti, dotazione tecnica, pratica e numero degli interventi, esperienza del personale medico. Sulla base di tali dati è stato elaborata la proposta di certificazione degli ospedali altoatesini presentata oggi alla Giunta dal direttore sanitario Oswald Mayr. Presupposto per ottenere la certificazione è un numero minimo di interventi, mentre il pre-trattamento e la successiva terapia potranno essere garantiti nel comprensorio sanitario di riferimento. "Ma l'operazione dovrà avvenire in un centro di competenza, che a seconda del tipo di tumore potrà essere individuato a Bolzano, Merano, Bressanone o Brunico", ha chiarito il presidente Luis Durnwalder.

Le direttive definite dalla Giunta provinciale e i loro effetti nei reparti ospedalieri saranno discusse nelle prossime settimane con i primari prima della decisione finale sui centri di competenza. "Più che essere curati vicino a casa, per il paziente affetto da tumore è prioritario essere curato nel miglior modo possibile da personale qualificato", ha concluso Durnwalder.

 

pf

Il Presidente Durnwalder spiega le priorità in ambito sanitario

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