Giornata dell’Autonomia 2014

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Dalla Giunta: società fiduciarie, valutazione di un ulteriore caso

La legge provinciale prevede che le concessioni per l'utilizzo di beni pubblici, come l'acqua a scopi idroelettrici, possono essere assegnate a società partecipate da fiduciarie solo a condizione che tali società rendano nota l'identità dei fiducianti. Nel caso della concessione della centrale idroelettrica di Rio Pusteria, la Provincia intende verificare la sussistenza o meno di una fiduciaria non dichiarata. In caso di mancato rispetto della legge si rischia la revoca della concessione.

Per garantire la massima trasparenza anche nel settore delle concessioni idroelettriche, a luglio 2011 il Consiglio provinciale aveva approvato una legge secondo cui le concessioni per l'utilizzo di beni pubblici, come appunto l'acqua a scopi idroelettrici, possono essere rilevate o assegnate a società partecipate da fiduciarie solo a condizione che tali società rendano nota l'identità dei fiducianti entro un termine di 60 giorni. Nel caso della "Stein an Stein srl", come noto, fu avviato l'iter di revoca della concessione idroelettrica in quanto non aveva rispettato tale obbligo di comunicazione.

Ora la Giunta provinciale esamina la concessione per la centrale idroelettrica di Rio Pusteria, assegnata con bando di gara alla "Eisackwerk Mühlbach Srl", società che, nel caso di partecipazione di fiduciarie, sarebbe stata tenuta a darne comunicazione entro i prescritti 60 giorni. "Verificheremo la questione", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder. Se le verifiche dovessero portare all'individuazione di una fiduciaria non resa pubblica secondo i termini di legge, la norma prevede la revoca della concessione alla società assegnataria dell'impianto di Rio Pusteria "e in questo caso la Giunta provinciale dovrà avviare l'iter di revoca", ha concluso Durnwalder.

pf

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