Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Assegno di cura e valutazione di bambini fino a 12 anni al centro di un'analisi

Il gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Ripartizione provinciale Famiglia e Politiche sociali, del Servizio per la valutazione della non autosufficienza e da rappresentanti dell'Azienda sanitaria e delle associazioni d'interesse ha stilato un'analisi riferita alla valutazione di bambini fino a 12 anni in sede di richiesta dell'assegno di cura. Disponibili ora gli esiti.

Dal 2008 in provincia di Bolzano le persone non autosufficienti ricevono un'assegno di cura per essere assistite il più lungo possibile nel proprio ambiente abituale. Sono previsti 4 livelli di fabbisogno assistenziale. Anche i bambini hanno diritto all'assegno di cura. Rilevare e valutare il fabbisogno assistenziale di bambini, però, risulta molto difficile. Da due anni un gruppo di lavoro della Provincia si occupa di questa problematica.

Anche bambini sani - soprattutto neonati - hanno un fabbisogno assistenziale naturale. Questo fatto complica la valutazione di bambini piccoli che a causa di una malattia o una disabilità necessitano in grande misura di cura e assistenza. Perciò il rilevamento della non autosufficienza di bambini molto piccoli - il bambino più piccolo il cui fabbisogno di cura è stato rilevato da uno dei team di valutazione aveva appena due mesi - rappresenta una sfida particolare.

Si aggiunge il problema che i team di valutazione effettuano ca. 7.000 valutazioni all'anno, dei quali solo 1 percento - ca. 60 casi - avviene per i bambini fino a 12 anni. Il numero basso di valutazioni di bambini rende ancora più difficile la situazione, l'esperienza quindi è limitata. "Visto che ogni anno abbiamo solo pochi casi di valutazioni di bambini non era facile per il gruppo di lavoro giungere a risultati chiari", come spiega Heidi Wachtler del Servizio per la valutazione della non autosufficienza presso l'assessorato famiglia, sanità e politiche sociali.

Per la valutazione di bambini fino a 12 anni oltre allo strumento di valutazione V.I.T.A. (valutazione integrata dei tempi assistenziali) - prevista dalla normativa - è stato applicato anche un altro modello di valutazione proposto in Germania. „Abbiamo applicato questo nuovo modello di valutazione in via sperimentale ed abbiamo notato che non porta a risultati migliori rispetto a quelli del modello attualmente in uso. Perciò, come fà presente Wachtler, il gruppo di lavoro ha deciso di proseguire anche nella valutazione di bambini con lo strumento di valutazione attuale in uso".

Sorprende che da circa sei mesi si registrano solo pochi ricorsi da parte di genitori contro la valutazione effettuata del loro figlio. Questo, secondo Wachtler, è da ricondurre all'intensa attività d'informazione tramite associazioni d'interesse e medici nonché grazie al miglioramento della qualità di valutazione.

 

 

 

SA


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