Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

40 anni della nuova autonomia: onorificenza a Napolitano e Fischer

Ai massimi rappresentanti istituzionali di Italia e Austria, i presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Heinz Fischer, è stato consegnato oggi (5 settembre) a Merano dal presidente Luis Durnwalder il Grande ordine di merito, l’onorificenza della Provincia di Bolzano. Un gesto di alto valore simbolico nell’anno in cui si celebrano due anniversari fondamentali della storia altoatesina: i 40 anni del Secondo statuto di autonomia e i 20 anni della chiusura della controversia internazionale tra Italia e Austria.

Grande Ordine di merito: l'onorificenza consegnata da Luis Durnwalder al Presidente Giorgio Napolitano

Il Grande ordine di merito, la massima onorificenza provinciale, viene assegnata a cadenza biennale dal 2008 e ha visto tra le personalità insignite Giulio Andreotti, Romano Prodi e il maestro Claudio Abbado. Oggi a Merano la cerimonia ha assunto un eccezionale valore simbolico, nell'anno in cui ricorrono i 40 anni del secondo Statuto di autonomia e i 20 anni del rilascio della quietanza liberatoria che ha sancito la chiusura della controversia internazionale tra Italia e Austria: l'onorificenza è stata infatti conferita al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente austriaco Heinz Fischer, che hanno accettato l'invito della Giunta provinciale. Alle 11 hanno fatto il loro ingresso nel Kurhaus, dopo una mezz'ora dedicata al colloquio bilaterale fra le due delegazioni i Capi dello Stato sono entrati nel Kursaal gremito da circa 500 invitati: oltre agli assessori, gli esponenti delle istituzioni, i sindaci altoatesini, i rappresentanti dell'associazionismo, delle parti sociali, dell'amministrazione provinciale e di quella statale. La cerimonia del conferimento è durata circa un'ora, con gli interventi del Presidente della Provincia e delle due personalità insignite.

Il discorso di Durnwalder

Nel suo intervento introduttivo, in italiano e tedesco, Luis Durnwalder ha ringraziato i due Presidenti per aver voluto essere presenti a celebrare il percorso avviato con l'Accordo di Parigi Degasperi-Gruber, "la Magna Charta della nostra autonomia, il nucleo fondante di ciò che oggi siamo, di ciò che abbiamo, di ciò che facciamo e della direzione in cui vogliamo andare". Durnwalder ha ricordato che "la Storia poteva prendere una strada diversa e drammatica, come accade ogni qualvolta prevalgono nazionalismi ed estremismi. Invece in Alto Adige uomini saggi e lungimiranti, autentici democratici rappresentanti delle comunità locali e dei Governi italiano e austriaco, sono riusciti a disegnare e a costruire un sistema di autonomia che oggi viene riconosciuto come "modello europeo di convivenza" tra gruppi linguistici diversi." E qui Durnwalder ha citato - tra le molte personalità - Aldo Moro, Giuseppe Saragat, Giulio Andreotti, Bruno Kreisky, Alois Mock, Ludwig Steiner, Silvius Magnago. "Grazie a loro e alla fiducia delle popolazioni, a vincere sono state la mediazione e la ricerca del consenso, fondate sul rispetto delle diversità." Durnwalder ha osservato che l'evoluzione della Provincia autonoma e dei Comuni nella capacità di amministrare il bene pubblico ha gradualmente cancellato antichi timori e gettato le basi di una convivenza pacifica, "anche a livello regionale: con la vicina Provincia di Trento siamo passati dal Los von Trient di mezzo secolo fa ad una proficua collaborazione."

Si è poi soffermato sul Secondo statuto di autonomia, entrato in vigore esattamente 40 anni fa, che "ha garantito alla Provincia opportunità di manovra e competenze utilizzate a vantaggio di tutti i gruppi linguistici. Ricordare e celebrare questi eventi oggi a Merano è quindi non solo legittimo. È il nostro dovere." In tal senso il Landeshauptmann ha inteso ripetere ai concittadini che "l'autonomia non è un fatto scontato, non è il male minore o un debole compromesso, bensì una conquista che ha richiesto pazienza e sacrifici, della quale tutti possiamo essere orgogliosi: noi altoatesini che giorno per giorno viviamo questa autonomia; lo Stato italiano, che ha confermato di rispettare la tutela delle minoranze fissata nella Costituzione; l'Austria, perché senza il sostegno di Vienna una simile soluzione, che garantisce salvaguardia ma anche sviluppo, non sarebbe mai stata raggiunta." Secondo il Governatore l'autonomia funziona bene perché in questi anni tedeschi, italiani e ladini hanno imparato a conoscersi meglio: i gruppi linguistici sono passati dall'originario "gegeneinander", l'uno contro l'altro, al "nebeneinander", l'uno accanto all'altro; poi, sempre grazie all'autonomia, è arrivato il "miteinander", lo stare assieme uno con l'altro. "E la speranza è di raggiungere presto il "füreinander", l'uno per l'altro", ha chiosato.

Guardando al futuro, Durnwalder ha ricordato che l'autonomia "va aggiornata e adeguata ai mutamenti sociali e politici per conservarne il senso e lo spirito originario. Perciò lavoreremo ancora più intensamente per farla progredire. L'autonomia dovrà crescere respingendo ogni insidia di centralismo ma anche ogni tentativo di egoismo localistico." Stiamo infatti vivendo un'epoca di enormi cambiamenti, "che ci chiama a un impegno responsabile verso le prossime generazioni, a cui offrire opportunità di crescita e di lavoro." La strada: "Migliorare ancora e recuperare dove siamo in difetto, cogliere le opportunità positive, facendo leva sul valore della comunità plurilingue." Al tempo stesso la Provincia scommette sull'Europa: "Lo stiamo già facendo concretamente nell'ambito dell'Euroregione che la Provincia di Bolzano ha costruito assieme al Tirolo e al Trentino per risolvere assieme problemi uguali in regioni di Paesi diversi. Abbiamo valori comuni e lavoriamo assieme per coinvolgere e far incontrare le popolazioni, non solo le istituzioni, dentro l'Europa del futuro", ha ricordato Durnwalder.

Non poteva mancare un riferimento alla crisi, all'azione del Governo, alle difficoltà dell'autonomia: "Le sue prerogative non vengono rispettate bensì scavalcate. Ma ribadisco che dall'attuale crisi si esce solo mobilitando le energie di tutti, non mortificando le potenzialità a livello locale. La nostra autonomia poggia su garanzie costituzionali e internazionali, su una chiara definizione delle competenze, un carattere pattizio dei rapporti con lo Stato", ha ricordato Durnwalder. Queste preoccupazioni non hanno a che fare con la solidarietà dovuta dall'Alto Adige al resto del Paese: "Il nostro contributo al risanamento della finanza pubblica non è in discussione: abbiamo sempre confermato che siamo pronti a fare la nostra parte per compartecipare al rilancio del sistema economico e della crescita." Contro il rischio di svuotamento dell'autonomia Durnwalder confida di trovare un sostegno nel presidente Napolitano, massimo garante della Costituzione, che già ben conosce la problematica e ha sempre manifestato sensiblità verso le autonomie. La Provincia conferma comunque la volontà di cercare una soluzione attraverso la trattativa con il Governo, "che ripartirà lunedi prossimo", ha confermato Durnwalder dopo la convocazione giunta da Roma.

I due illustri ospiti, secondo Durnwalder, appartengono indubbiamente al gruppo di personalità che negli anni si è impegnato per il bene dell'Alto Adige, indipendentemente dall'incarico istituzionale e politico ricoperto. "Oggi quindi, in questa cerimonia, Vi ringraziamo due volte: diciamo grazie a Giorgio Napolitano e a Heinz Fischer, che hanno avuto e portano sempre l'Alto Adige nella mente e nel cuore; e diciamo grazie all'Istituzione che in modo così autorevole Voi, Signori Presidenti, rappresentate." Con l'onorificenza ai Capi di Stato l'Alto Adige esprime riconoscenza a tutte le forze democratiche dei due Paesi che negli anni hanno accompagnato la Provincia sulla strada dello sviluppo: "Tra Italia e Austria, garanti della nostra autonomia, l'Alto Adige ha gettato un ponte del quale, questa è almeno la nostra speranza, entrambi gli Stati oggi possono andare fieri", ha concluso Durnwalder.

Il discorso di Napolitano

Il presidente Napolitano ha ringraziato la Giunta provinciale dell'invito "e dell'onorificenza, un gesto che ho altamente apprezzato." Ha definito la giornata di Merano "un'occasione importante per evidenziare il valore europeo" della soluzione individuata per la questione altoatesina. Ha ricordato che "la sua attuazione non è stata una passeggiata", ma tutto è stato superato in un cammino di "volontà politica, spirito di pace, pazienza e slancio innovativo." In un altro significativo passaggio del suo discorso dedicato all'autonomia il Capo dello Stato ha ribadito che "nulla riuscirà ad aprire dispute anacronistiche." Ricordato che il riconoscimento dell'autonomia e la tutela delle minoranze sono principi fondamentali, il presidente Napolitano ha voluto riprendere l'auspicio del presidente Durnwalder sulla convivenza per confermare che la visione "dell'uno per l'altro appartiene a tutti". E ha ribadito - provocando un convinto applauso - che "non ci sarà mai uno svuotamento dell'autonomia."

Proprio riguardo ai rapporti tra Bolzano e Roma, secondo il Capo dello Stato le tensioni sono destinate a risolversi al tavolo previsto dalle norme sull'autonomia, e questo già a cominciare dall'incontro tecnico Governo-Provincia convocato a Roma per lunedì prossimo. Napolitano ha espresso la sua soddisfazione per la piena disponibilità della Provincia a condividere le responsabilità del risanamento della finanza pubblica e ha concluso il suo messaggio con un forte richiamo all'integrazione e all'unità europea.

Il discorso di Fischer

Nel suo discorso dopo il conferimento dell'onorificenza altoatesina il presidente austriaco Heinz Fischer ha sottolineato di essere giunto in Alto Adige per ritirarla a nome di tutti gli austriaci, "che con grande impegno e idealismo, ma anche con tenacia e saggezza" si sono battuti per risolvere il cosiddetto problema Alto Adige. "È la prima volta che i Presidenti di Italia e Austria si incontrano in Alto Adige, ed è giusto che sia stato oggi." L'autonomia, secondo il Capo dello Stato austriaco, ha portato sicurezza linguistica e culturale alla minoranza tedesca e ladina, benessere e pace a tutti gli altoatesini. E anche se l'auspicio è che alcuni temi residui, sensibili soprattutto sul piano emozionale, possano trovare soluzione, ha aggiunto Fischer, "bisogna riconoscere che la convivenza in Alto Adige funziona in modo pacifico e ampiamente senza conflitti. Questa convivenza pacifica è un bene prezioso, che va preservato anche in tempi di crisi".

Il Presidente della Repubblica austriaca ha elogiato gli sforzi del Governo italiano per stabilizzare il bilancio e per la crescita e ha sottolineato di essere certo che anche l'Alto Adige saprà fornire il suo contributo. Allo stesso tempo, secondo Fischer, va assicurato che anche in tempi difficili l'Accordo di Milano, i diritti garantiti dalla Costituzione e le norme autonomistiche non perdano la loro validità. Bisogna guardare avanti, ha specificato Fischer, costruendo su quanto di buono è stato già realizzato. L'Austria è consapevole della funzione di tutela, da esercitare responsabilmente e in dialogo "con i nostri partner e amici a Roma", ha aggiunto il Presidente. Ha chiuso il suo intervento con gli auguri di successo per la nuova negoziazione con il Governo e con un grazie al presidente Durnwalder e alla popolazione altoatesina per aver ricevuto l'onorificenza "56 anni dopo la mia prima visita in Sudtirolo, una splendida terra."

Tutte le foto in alta risoluzione della cerimonia di consegna del Grande Ordine di merito della Provincia di Bolzano sono disponibili sulla pagina Facebook della Giunta provinciale (cliccare Giunta Provincia Bolzano sulla maschera di ricerca). Il link diretto cliccando qui

pf

Downloads

40 anni della nuova autonomia: onorificenza a Napolitano e Fischer

Il Presidente Durnwalder sottolinea l'importanza dell'onorificenza a Napolitano e Fischer

Il Presidente Durnwalder sottolinea l'importanza dell'onorificenza a Napolitano e Fischer

Il Presidente Napolitano elogia l'autonomia altoatesina

Florian Mussner spiega il futuro dell'autonomia altoatesina

Roberto Bizzo spiega il futuro dell'autonomia altoatesina

Christian Tommasini spiega il futuro dell'autonomia altoatesina


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su