Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Provincia agli europarlamentari: tutelare l'agricoltura di montagna

Considerare le particolarità dell’agricoltura di montagna con la previsione di misure specifiche nella riforma della politica agricola europea, così da salvaguardare le tante piccole imprese contadine: su questa raccomandazione hanno insistito il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l’assessore Hans Berger incontrando una delegazione della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, attualmente in visita in Alto Adige su iniziativa dell’europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann.

Il presidente Durnwalder ha incontrato la delegazione europea a Bressanone.

Dopo la pausa estiva, a livello di UE si lavorerà alla ricerca di compromessi sulle proposte di riforma della politica agricola comune dopo il 2013. Per far conoscere da vicino le particolarità e le difficoltà dell’agricoltura di montagna, datta di piccole aziende familiari e di lavoro in condizioni disagiate, l’europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann ha promosso la visita in Alto Adige di una delegazione della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo. Gli ospiti hanno incontrato anche l’assessore all’agricoltura Hans Berger e, ieri sera (12 luglio) a Bressanone, Luis Durnwalder.

Il Presidente della Giunta provinciale ha ricordato che la maggioranza delle circa 11mila aziende agricole in Alto Adige ha una struttura di dimensioni ridotte: il 19% coltiva una superficie tra i 2 e i 5 ettari mentre complessivamente il 62% delle imprese agricole locali ha una superficie complessiva inferiore ai 10 ettari. Durnwalder ha ribadito tra l’altro l’esigenza di "salvaguardare con misure ad hoc la competitività delle aree svantaggiate se si vuole attuare in pieno la strategia Europa 2020, che punta sulla conoscenza, sull’innovazione, su un’economia più flessibile e più attenta alle risorse rinnovabili."

In concreto, nella riforma UE dopo il 2013 la Provincia di Bolzano auspica di trovare misure di riequilibrio per i disagi nelle zone montane attraverso una compensazione nei pagamenti diretti, incentivi alla cooperazione tra turismo, agricoltura e commercio per mantenere concorrenziali le aree rurali, infine l’eliminazione delle limitazioni agli investimenti delle piccole e medie imprese nei settori della lavorazione e della commercializzazione.

pf


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