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Provincia e Camera di commercio firmano il patto di stabilità 2012

Saldo di esercizio di quasi 2 milioni di euro da raggiungere a fine 2012, organico invariato rispetto al 2011, opzione per ulteriori trattative su personale e budget in caso di assunzione di nuove competenze: sono i punti centrali dell'intesa sul patto di stabilità provinciale della Camera di commercio per il 2012 siglato oggi (12 luglio) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal presidente dell’ente camerale Michl Ebner.

Il presidente della Provincia Durnwalder e quello della Camera di commercio Ebner firmano il patto di stabilità (Foto Pertl)

Al patto di stabilità statale che la Provincia stipula annualmente con il Governo in tema di contenimento della spesa pubblica e di rispetto dei parametri europei, fa da corollario il patto di stabilità provinciale che la stessa Provincia sigla con i maggiori enti pubblici locali: il Consorzio dei Comuni, la Camera di commercio, la Libera università di Bolzano e l'Ipes. La Finanziaria 2010 ha previsto che spetta alla Provincia stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno provvedendo alle funzioni di coordinamento.

A Palazzo Widmann è stato siglato oggi (12 luglio), con la firma del presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder e del presidente Michl Ebner, il patto di stabilità tra la Provincia e la Camera di Commercio per il 2012, secondo lo schema predisposto dalle Ripartizioni provinciali Finanze e Enti locali. La Camera di commercio si impegna a contenere le spese mediante la razionalizzazione della struttura organizzativa, la promozione di soluzioni di e-government e l’eventuale esternalizzazione di servizi non ritenuti strategici. Dovrà inoltre verificare se sussiste la competenza del personale interno per attività particolarmente complesse prima di conferire incarichi di consulenza esterni.

Il sistema di calcolo del patto prevede che a fine 2012 la Camera di commercio dovrà raggiungere un saldo di esercizio di 1,928 milioni di euro, circa 155mila in più del 2011. La spesa sostenuta per consulenti ed esperti non potrà superare quella ammessa nel 2011 (circa 57mila euro). Sono invece esclusi dal patto di stabilità i costi sostenuti per le aziende speciali EOS, l'organizzazione che promuove l'export, e IPSE, l'istituto che promuove lo sviluppo economico. Con il nuovo patto di stabilità la Camera di commercio si impegna a non aumentare l'organico – composta da 133 unità, tra persone con contratto a tempo determinato e indeterminato e collaboratori continuativi – nel corso del 2012. Un’eccezione, sia riguardo ai costi che al personale, è prevista sono in caso di trasferimento di nuove competenze alla Camera di commercio: "In questa eventualità sarà una commissione a decidere se e come potranno essere modificati i parametri delle spese e dell'organico", sottolinea il presidente Durnwalder.

pf


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