Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Theiner: “Importante il sostegno alla Casa del giovane lavoratore, vero e proprio laboratorio di integrazione"

Soddisfatto l’assessore Theiner per lo stanziamento da parte della Giunta provinciale della seconda rata di un investimento complessivo di 660 mila euro a favore della Casa del giovane lavoratore di proprietà delle Acli e gestita da una cooperativa sociale presieduta da Silvestro Perugini.

L’assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, esprime in una nota la propria soddisfazione per lo stanziamento da parte della Giunta provinciale della seconda rata di un investimento complessivo di 660 mila euro a favore della Casa del giovane lavoratore di Bolzano, “Una struttura di proprietà delle Acli che svolge un ruolo importante per l’inserimento lavorativo e sociale dei lavoratori stranieri presenti in Alto Adige, un vero e proprio laboratorio di integrazione per il capoluogo”.

La Casa di proprietà delle Acli è nata nel 1962 per venire incontro ai bisogni di un gruppo sociale ben preciso e cioè quello di giovani lavoratori della provincia di Bolzano, con particolare attenzione agli apprendisti ed a coloro che frequentano corsi di formazione professionale, a giovani diversamente abili  gradualmente recuperabili.

Essa opera nel campo assistenziale e sociale, mirando nello specifico alla crescita professionale e culturale dei lavoratori ed alla loro integrazione sociale nell'ambito del territorio.

Offre oltre all'alloggio e al vitto, diversi servizi facilitando la ricerca di un posto di lavoro e la frequenza di scuole e corsi di qualificazione e riqualificazione professionale nella città di Bolzano.

Negli ultimi anni si è venuto rapidamente a modificare il contesto socio culturale dell'ambiente lavorativo e la Casa ha dovuto affrontare l'emergenza che si è creata con la crescente presenza di lavoratori extra comunitari nelle varie aziende, questi come gli altri lavoratori hanno difficoltà a reperire alloggio. La Casa è venuta loro incontro spesso oltre le proprie possibilità.

Non di rado, infatti, alcuni di loro, come del resto anche altri lavoratori italiani ospiti della Casa, sono occupati nelle fasce di lavoro più precarie, tipo lavori stagionali e interinali; di conseguenza i periodi tra un lavoro e l'altro sono caratterizzati da difficoltà economiche, che talvolta rendono difficoltoso il pagamento della retta.

Per quanto riguarda l’edificio, grazie al contributo provinciale nella misura del 70%, si sono apportati interventi e modifiche necessari per adeguare la struttura alle nuove normative di legge in merito alla sicurezza e per renderla idonea alle nuove richieste di alloggio.

Attualmente la Casa dispone di 94 stanze con complessivi 170 posti letto e le nuove camere create con la ristrutturazione dell’edificio sono dotate di TV e connessione Internet.

 

FG


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